Attualità

Insegnavano con titoli falsi: indagati 25 docenti

La procura di Cosenza sta indagando su 25 persone, accusate di “falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso, falsità materiale commessa da privato in concorso e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico”. Secondo l’accusa gli indagati, 25 insegnanti, lavoravano con titoli di studio falsi, anche sui posti di sostegno.

Sono arrivati avvisi di conclusione delle indagini nelle province di CosenzaLeccePistoiaMilanoBergamo e Forlì-Cesena.

Come riporta Il Fatto Quotidiano, sarebbe stato individuato anche il presunto falsario, a cui viene contestata la contraffazione di 22 diplomi presentati da alcuni degli indagati a vari istituti scolastici e all’Ufficio scolastico regionale. Molti degli insegnanti sono già stati allontanati, sostituiti da docenti con regolari abilitazioni.

In base alle indagini, è emerso che sarebbe stato costruito un “sistema volto alla falsificazione e all’utilizzo, sull’intero territorio nazionale, di diplomi apparentemente rilasciati da istituti magistrali statali e paritari della provincia di Cosenza e di Reggio Calabria, nonché da scuole di specializzazione per l’insegnamento di sostegno agli alunni portatori di handicap, dall’Istituto nazionale scuole e corsi professionali di Cosenza”.
I titoli di studio falsi sarebbero stati allegati dagli indagati alle domande per essere inseriti sia nelle graduatorie ad esaurimento, sia in quelle d’istituto per l’assunzione come insegnante nelle scuole primarie e dell’infanzia e sui posti di sostegno.

Una delle persone indagate ha riferito che il presunto falsario, tramite un intermediario, chiedeva 3mila euro in cambio del titolo falso.
Infatti i Carabinieri, perquisendo casa sua, hanno scoperto un vero e proprio “diplomificio”, una “centrale del falso organizzata con diversi computerstampanti e vario materiale informatico, nonché copie cartacee di diplomi già falsificati e materiale utile”.

Inoltre, sono state trovate anche 30 stampe compilate con i nomi di alcuni dei 25 insegnanti indagati e due risme di carta pergamenata per diplomi, in bianco, pronte per la stampa. Tutto è stato posto sotto sequestro.

 

Redazione

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