Alterava i titoli e i certificati di servizio per favorire se stesso e i propri parenti: con questa accusa, comprovata dai fatti, è stata applicata su un assistente amministrativo in servizio in un istituto scolastico di Rossano, in Calabria, la sospensione dai pubblici uffici per ben otto mesi.
La misura interdittiva è stata notificata dal personale del Commissariato della polizia di Stato di Corigliano Rossano, scrive l’Ansa.
Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Castrovillari su richiesta del Procuratore Eugenio Facciolla, è il risultato di un’attività d’indagine che ha consentito di appurare che l’assistente amministrativo, chiamato a svolgere tra l’altro “mansioni legate alla formazione delle graduatorie del personale docente e Ata per l’assegnazione di supplenze, aveva omesso di astenersi, intervenendo a favore dei suoi interessi o di quelli di suoi congiunti procurando ingiusti vantaggi patrimoniali”.
In base sempre all’accusa, l’amministrativo nel momento della gestione delle domande avrebbe eluso quanto previsto dalla normativa “modificando ed alterando i dati relativi alle graduatorie ed inserendo anche titoli mai conseguiti dai congiunti allo scopo di favorire la loro collocazione in posizioni più favorevoli.”
Al vaglio degli inquirenti, adesso, ci sono tutte le istanze lavorate dall’impiegato proprio allo scopo di individuare altre posizioni alterate e per la formulazione di una corretta graduatoria.
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