I lettori ci scrivono

Instagram, cosa fanno i nostri ragazzi?

Instagram, Facebook sono i social network più frequentati.
Qui ritroviamo i nostri bambini e ragazzi, anche se recentemente ricercano ambienti più circoscritti e falsamente rassicuranti circa il loro anonimato. Comunque è importante conoscere i loro comportamenti su questi ambienti virtuali, che gradualmente stanno sostituendo quello reale.

Instagram

La diffusione esponenziale degli smartphone (diversi dal cellulare) tra i nostri bambini e ragazzi, ha consentito loro di ristrutturare il loro profilo. Sappiamo che questo è composto da aspetti cognitivi, relazionali, affettivi, emozionali…
Tutto questo passa attraverso l’attuazione di comportamenti, sempre più reiterati nel tempo. Prendiamo Instagram un social network , molto utilizzato dai nostri ragazzi. La sua specificità, che si traduce in un valore aggiunto per loro,  è la sua “significativa scelta” verso tutto quello che è fotografia.
Il materiale postato su questo ambiente può essere facilmente condiviso e così via.

Cosa fanno i nostri figli?

Secondo l’ultimo numero della rivista “Computer Idea” ( Sprea Editori ) queste sono le azioni più ricorrenti: “1)  Seguono i coetanei e postano le proprie foto a caccia di Mi piace e commenti. 2) Si informano sugli abiti e accessori che vanno di moda. 3) Seguono i profili dei propri eroi, tra cui ci sono soprattutto star del cinema, della  musica e dello sport. 4) Scambiano messaggi privati, spesso sessualmente espliciti, oppure molto violenti 5) Insultano i coetanei più deboli e indifesi”

Considerazioni

In Instagram si realizza una perfetta sintesi di narcisismo, di “nascondimento” e di cyberbullismo a gradazione variabile. Il punto di sintesi è l’Io del ragazzo che tende all’ipertrofia. Tutto teso ad annullare l’alterità, il “noi”, rifugiandosi in una solitudine digitale imbarazzante e inquietante. In questo contesto, egli frequenta “un’altra scuola”, dove non ci sono adulti propositivi. La formazione si realizza, soprattutto,  attraverso il “tam-tam” orizzontale dei pari. E’ urgente che i genitori riprendano “per i capelli” i propri figli, dando loro una direzione pedagogicamente valida, sottraendoli alle logiche del mercato, caratterizzato dall’espansione senza limiti del Thanatos e dell’Eros ( S. Freud). Per riprendere “la loro vita” è indispensabile conoscere gli ambienti virtuali che frequentano. E per questo occorre tempo!

di Gianfranco Scialpi

 

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Caselle di posta elettronica, procedure di allineamento all’anagrafe delle sedi principali dal 1° settembre 2024

La Direzione Generale per l’innovazione digitale, la semplificazione e la statistica comunica che, come negli…

18/07/2024

Una coppia italo-americana decide di ripulire i muri deturpati di una scuola. La ds: “generosità e senso civico”

Un atto di generosità ha ridato lustro a una scuola di Barolo, a Torino. Un…

18/07/2024

Maltrattamenti bambini, maestra condannata dopo l’escamotage di una mamma preoccupata

Una maestra di 48 anni accusata di maltrattamenti nei confronti di alcuni bambini di una…

18/07/2024

A scuola con gli animali: in Liguria parte il progetto di zooantropologia per l’a.s. 2024/25

In Liguria, l'anno scolastico 2024/2025 vedrà l'avvio del progetto "A Scuola con gli Animali", promosso…

18/07/2024

Periodo di prova personale ATA, da due sei mesi a seconda del profilo di appartenenza: nota USR Piemonte

Il nuovo CCNL 2019/2021, all'art. 62, dispone che il periodo di prova per il personale…

18/07/2024