Una lettera aperta da parte di una squadra di calcio di pulcini al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, per denunciare gli insulti razzisti di una madre (“Negro di m…”, avrebbe gridato) contro uno dei bambini di colore che erano in campo, sabato scorso in occasione di una partita fra bambini di 10 anni.
È l’iniziativa della Aurora Desio Calcio, dell’omonima cittadina brianzola. La società si è rivolta anche all’assessore regionale allo Sport, Martina Cambiaghi, al sindaco del Comune nei pressi di Monza e alla Figc, con queste parole: “Razzismo nei confronti di un bambino di 10 anni in Brianza: noi non ci stiamo!”.
In base alla ricostruzione degli allenatori, “il bambino ha finto indifferenza. Con grande forza d’animo ha incassato e continuato fare ciò che più ama, correre dietro il pallone, con i suoi amici. A fine partita, insieme a un compagno, ha riferito quelle parole al mister e poi ai genitori, tra l’altro molto attivi nel mondo del volontariato, della cooperazione, della difesa dei diritti umani”.
“Come gesto simbolico di condanna totale del razzismo e di sostegno a tutti coloro che ne sono vittima – aggiunge la società di Desio – nel prossimo weekend alcune nostre squadre giocheranno con il volto dipinto di nero e con altre squadre faremo dei laboratori, con disegni per far capire che noi l’unica razza che conosciamo è quella umana. Sperando che un giorno, non troppo lontano, sia così ovunque”.
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