“Gravissimo. Se i fatti emersi dovessero rivelarsi veri ci sono tutti gli estremi per provvedimenti che, dal nostro punto di vista, è censurabile e inaccettabile da parte di un docente”: così la ministra dell’istruzione Stefania Giannini.
Come era immaginabile l’episodio sta creando moltissime polemiche, ma è partita pure la difesa del docente che ha scritto al Corriere della Sera, dicendo che la sua non era una frase contro l’omosessualità, ma anzi a favore, e che non avrebbe picchiato nessun alunno, ma avrebbe dato «un calcetto» a quell’alunno perché era seduto scomposto. Intanto stamattina l’alunno è tornato a scuola dopo cinque giorni di assenza, mentre i suoi compagni di classe verranno ascoltati dalla polizia in quanto testimoni diretti del fatto. In attesa di sapere quale versione sia vera, le dichiarazioni dei politici si sprecano e pure delle associazioni omosessuali, mentre occorrerà capire cosa si intende per “calcetto”.
“Dalla giornata di ieri Omphalos è in contatto con le istituzioni locali e con gli uffici ispettivi del Miur che hanno aperto un’indagine ufficiale sul caso e continuerà a monitorare la vicenda per assicurarsi che l’insegnante venga sospeso e poi allontanato definitivamente dalla scuola, dove ha già dimostrato di non poter rimanere”, tuona Omphalos.
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