Basta insulti sessisti nei confronti della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Lo chiedono 42 deputate, rappresentanti l’intero arco parlamentare, dopo gli insulti apparsi su più siti e social network nelle ultime ore.
Ecco la nota dell’Intergruppo per le donne, i diritti e le pari opportunità appartenenti a vari gruppi politici, dal PD a FI, da LEU al M5S, da FDI a IV e gruppo Misto: “Si può essere d’accordo o meno con le posizioni sostenute in questi giorni della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ma nessuno può sentirsi autorizzato ad attaccarla con epiteti sessisti e violenti. Quanto sta accadendo è ancora più sconcertante poiché a scrivere commenti sconci sono anche persone che appartengono al mondo della scuola e persino alcuni insegnanti. Se degli educatori si esprimono con parole di odio, che messaggio inviano a ragazzi e ragazze che sono vittima di bullismo o lo combattono? L’odio sessista è sempre pericoloso, non può essere praticato da chi sale in cattedra ed è incompatibile con la funzione di educatore. Esprimiamo solidarietà a Lucia Azzolina e ci auguriamo che cessi immediatamente questa volgare campagna contro di lei”.
Ci risiamo. Una pioggia di insulti social volgari e sessisti contro @AzzolinaLucia. Esprimere la propria opinione è legittimo, usare la violenza verbale assolutamente no. Un abbraccio a Lucia e a tutto il mondo della scuola, infangato da una sparuta minoranza di odiatori seriali.
— Vittoria Casa (@v_casa_camera) May 25, 2020
Purtroppo non è la prima volta che accade. Già a dicembre scorso Lucia Azzolina, allora sottosegretaria all’Istruzione, aveva denunciato insulti violenti e sessisti nei suoi confronti, tra chi le augurava la morte, altri che chiedevano quale fosse il suo telefono e il suo indirizzo di casa. Anche in quel caso, su Facebook, attacchi, insulti e minacce, spesso proprio da docenti.