Sono on line i nuovi Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dalla Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
I Rapporti offrono un’analisi dei dati sulle 15 comunità migranti più numerose in Italia (albanese, bengalese, cinese, ecuadoriana, egiziana, filippina, indiana, marocchina, moldava, pakistana, peruviana, senegalese, srilankese, tunisina, ucraina) e rappresentano uno strumento di conoscenza e approfondimento delle caratteristiche specifiche di ciascuna collettività.
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Nei Rapporti vengono descritte e discusse diverse dimensioni dei processi di integrazione, tra le quali l’istruzione, la partecipazione al mercato del lavoro, l’accesso al welfare, la partecipazione sindacale, l’inclusione finanziaria.
Le 15 comunità analizzate includono complessivamente circa l’80% dei cittadini non comunitari regolarmente presenti in Italia.
Al primo gennaio 2016, il principale motivo di ingresso è il ricongiungimento familiare (44,8% del totale dei nuovi permessi di soggiorno rilasciati nel 2015). Sulla popolazione considerata, i titolari di permesso UE di lungo periodo rappresentano il 59,5%; i minori sono il 24,2%.
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