E’ ormai convinzione consolidata che non si dà vita a una scuola inclusiva se al suo interno non si avvera una corresponsabilità educativa diffusa e non si possiede una competenza didattica adeguata a impostare una fruttuosa relazione educativa anche con alunni con disabilità.
L’integrazione degli alunni in situazione di handicap, che è un aspetto del pieno diritto allo studio, deve essere realizzata attraverso una programmazione collegiale del lavoro scolastico, con precisi obiettivi di apprendimento e di sviluppo personale del singolo alunno per una sua crescita culturale e sociale.
Ma una vera programmazione si caratterizza per il feedback incessante, cioè il ripercorrere continuo delle varie fasi programmatorie per valutare la regolarità delle procedure e, se vengono riscontrate delle irregolarità, predisporre le strategie adeguate.
La progettazione degli interventi da adottare, quindi, riguarda tutti gli insegnanti perché l’intera comunità scolastica è chiamata a organizzare i curricoli in funzione dei diversi stili di apprendimento, delle diverse attitudini e capacità cognitive; a gestire in modo alternativo le attività d’aula, a favorire e potenziare gli apprendimenti e ad adottare i materiali e le strategie didattiche in relazione ai bisogni degli allievi. Solo in questo modo gli alunni possono esercitare il proprio diritto allo studio, inteso come successo formativo per tutti.
Conseguentemente il collegio dei docenti deve provvedere ad attuare tutte le azioni volte a promuovere l’inclusione scolastica e sociale degli alunni con disabilità, inserendo nel Piano dell’Offerta Formativa la scelta inclusiva dell’istituzione scolastica e indicando le prassi didattiche che promuovono effettivamente l’inclusione (gruppi di livello eterogenei, apprendimento cooperativo, ecc.).
I consigli di classe si adoperano, pertanto, al coordinamento delle attività didattiche, alla preparazione dei materiali e a quanto può consentire all’alunno con disabilità, sulla base dei suoi bisogni e delle sue necessità, la piena partecipazione allo svolgimento della vita scolastica nella sua classe.
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