La trasformazione digitale nelle scuole è un percorso in continua evoluzione che va supportato e compreso per far in modo che apporti benefici alla didattica e al lavoro degli insegnanti e studenti.
Se da una parte il lancio due anni fa di ChatGPT ha creato sconquassi e paure in tutto il mondo così anche nell’universo Scuola non è stato mai visto come un partner con cui dialogare e volersi bene ma anzi come spauracchio da cui tenersi alla lontana.
Oggi l’intelligenza artificiale viene introdotta a scuola in maniera graduale come assistente virtuale con il preciso scopo di aiutare i docenti nello svolgere al meglio il proprio lavoro. Si tenta quindi un riavvicinamento che possa aiutare e complementare il delicato lavoro degli insegnanti.
Il progetto sperimentale di IA nelle scuole italiane
Come avevamo anticipato sulla TDS il Ministro Valditara questa estate durante il Forum Ambrosetti ha annunciato l’avvio in forma sperimentale di un uso pratico di intelligenza artificiale su 15 scuole di diverse Regioni italiane.
In particolare, il progetto prevede l’utilizzo di un software installabile su Google Workspace incentrato principalmente sulle materie Stem e sulle lingue straniere.
Il test del progetto sperimentale coinvolgerà 15 classi tra seconde medie e prime e quarte superiori in Lazio, Calabria, Toscana e Lombardia ed avrà durata di due anni. Sarà cura di Invalsi, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione, il compito di tirare le fila al termine del percorso sperimentale. Durante tutta la sperimentazione dati anonimizzati verranno raccolti da Invalsi per monitorare l’andamento di questo progetto pilota.
Già a Didacta di marzo 2024, Google era presente tra gli espositori ed aveva mostrato i suoi assistenti virtuali per la scuolacome ad esempio “Esercizi Guidati”, un nuovo strumento di Big data che consente di creare esercizi sulla base del materiale delle lezioni e sottoporli agli studenti, che sono guidati nello svolgimento. In automatico la piattaforma raccoglie dati sulle domande che creano più difficoltà e le gira agli insegnanti. Gli assistenti virtuali danno un feedback immediato, che in tempo reale consente ai discenti di individuare le aree di miglioramento, senza attendere il riscontro dell’insegnante. Consentono poi di migliorare la gestione del tempo e dell’organizzazione dello studio, fornendo promemoria per le scadenze dei compiti, aiutando a pianificarli.
I vantaggi sulla didattica portati dagli strumenti di IA
Tra i vantaggi che abbiamo utilizzando sistemi di IA, il più importante è che Il processo di apprendimento è più dinamico e interattivo, gli strumenti di intelligenza artificiale sono infatti dotati di chatbot, che aiutano a modificare i lati ripetitivi e monotoni dei metodi tradizionali. Le risposte sono basate sui dati forniti dai discenti e dalle loro prestazioni; quindi, forniscono risposte immediate sui punti di forza, sui punti deboli e sulle aree di potenziale crescita.
A livello di inclusione gli strumenti di IA offrono funzionalità che rendono l’apprendimento accessibile agli studenti con diverse abilità, perché mettono a disposizione funzionalità di voice-to tesxt e ausili visivi. Vediamo in dettaglio esempi di strumenti utili (fonte Agenda Digitale).
Uno di questi è Audiopen AI (in inglese) strumento che converte risorse audio in testi corretti e adattabili al livello richiesto. Con Audiopen.ai è possibile redigere documenti, scrivere e-mail, pro memoria in una frazione del tempo abituale; inoltre, lo strumento consente di passare facilmente da idee vaghe a testi coerenti, adattandosi agli stili di scrittura individuali.
Brainly è uno strumento sviluppato in collaborazione con la tecnologia GPT-4 di OpenAI, con un database di oltre 250 milioni di risposte a tante potenziali domande. Tra le sue funzionalità c’è quella di personalizzare il proprio percorso di apprendimento, optando per la funzione “Semplifica”, per spiegazioni semplici, o “Espandi”, per una trattazione più approfondita degli argomenti. Brainly offre agli studenti anche una piattaforma per discutere, dibattere e approfondire gli argomenti con i coetanei di tutto il mondo e ha incorporato elementi di gamification come punti e classifiche.
Click up brain consente agli studenti di suddividere i compiti in singole fasi, in modo da rendere più accessibili i progetti più impegnativi, e potere così organizzare i compiti in base all’urgenza e all’importanza. Inoltre, gli strumenti di collaborazione di ClickUp agevolano i compiti di gruppo grazie alla modifica in tempo reale, alle funzioni di commento avanzate e a ClickUp Chat.
Gauth, un assistente di IA prodotta da ByteDance, è l’app progettata per aiutare gli studenti a ottenere risposte rapide e precise alle loro domande scolastiche e accademiche. Gauth Compagno di Studi è uno strumento intuitivo che risponde a quanto viene chiesto in modo efficiente: i ragazzi infatti possono porre domande e ricevere risposte rapidamente, il che è perfetto per i momenti in cui hanno bisogno di un aiuto immediato.
Molto interessante è anche Luzia uno strumento che aiuta gli studenti nei compiti a casa, fornendo loro anche la trascrizione di audio, consentendo la trascrizione di note vocali in testo scritto, e la creazione di immagini con IA in diverse aree.
Vedremo che risultati fornirà il progetto sperimentale, dati utili per poter trarre le prime conclusioni ed analisi.
Di certo l’IA è ormai permeata nel nostro vivere quotidiano, e sta cambiando processi e organizzazioni del lavoro, così come stanno cambiando anche tanti mestieri e professioni.
La scuola elemento fondamentale della società non può esimersi nello stare al passo di questo stravolgimento culturale cui stiamo assistendo.