È stato presentato in questi giorni il nuovo prodotto di Aptus.AI, una startup di intelligenza artificiale fondata nel 2018 a Pisa, che utilizza l’AI generativa potenziata (RAG) per superare le barriere di accessibilità nel settore legale in ambito italiano.
Il nuovo prodotto, la piattaforma Daitomic, sfrutta infatti la RAG per analizzare e comprendere il testo normativo in modo preciso, offrendo ai professionisti del settore e agli utenti finali un accesso più semplice e completo alle informazioni giuridiche che sono aggiornate automaticamente in tempo reale.
L’idea realizzata da Daitomic è decisamente molto interessante perché da un lato riguarda un campo specifico e specialistico dove è richiesta una enorme precisione nell’elaborazione delle risposte ai diversi prompt e dall’altro perché, essendo pensato e addestrato a partire dalla lingua italiana e dalle risorse legalin lingua italiana evita i bias e le imprecisioni tipiche – ed anche obbligate in questo caso – di una intelligenza artificiale basata soprattutto su materiale in inglese.
La domanda successiva è immediata: a quando una RAG basata su fonti italiane per il settore educational?
Lo abbiamo chiesto a Ivano Stella, esperto e AI Team Manager di Casco Learning oltre che formatore per Tecnica della scuola proprio sui temi dell’intelligenza artificiale.
La Retrieval-Augmented Generation (RAG) è un concetto all’avanguardia nell’intelligenza artificiale che fonde la generazione di linguaggio dei Large Language Models (LLM) con il recupero di informazioni contestuali da fonti esterne. Questo approccio ibrido migliora notevolmente la qualità delle risposte generate, rendendole più pertinenti e informate. Per esempio, nel contesto scolastico, un sistema basato su RAG potrebbe attingere a testi storici o scientifici per fornire agli studenti spiegazioni approfondite su argomenti specifici, trasformando l’apprendimento in un’esperienza più interattiva e arricchita.
Assolutamente sì. Sviluppare una RAG specifica per il contesto educativo italiano potrebbe portare a una rivoluzione nel modo in cui l’istruzione viene impartita. Con una RAG che attinge a un vasto database di risorse educative, dalla letteratura ai manuali di scienze, gli insegnanti potrebbero fornire risposte e contenuti didattici estremamente personalizzati e aggiornati, rendendo l’apprendimento più aderente alle esigenze e agli interessi individuali degli studenti. Tuttavia, è fondamentale che tale sviluppo tenga conto delle peculiarità linguistiche, culturali e didattiche del nostro contesto educativo. Collaborazioni tra educatori, tecnologi e policy makers saranno cruciali per progettare soluzioni che rispettino la tradizione educativa italiana, promuovendo al contempo un modello di scuola che sia innovativo, inclusivo e capace di preparare gli studenti alle sfide del futuro.
L’integrazione di un sistema IA con RAG nella comunità scolastica potrebbe avere un impatto trasformativo. Gli studenti avrebbero accesso a un tutor virtuale capace di fornire spiegazioni dettagliate e personalizzate, migliorando la comprensione degli argomenti e facilitando un apprendimento più autonomo e motivato. Per gli insegnanti, significherebbe avere uno strumento in più per arricchire le lezioni e soddisfare le diverse esigenze didattiche, promuovendo un ambiente di apprendimento più inclusivo e stimolante. Inoltre, questo sistema potrebbe agire come un ponte per colmare eventuali lacune educative, offrendo supporto extra dove e quando necessario.
Su questi argomenti il corso Progettare percorsi didattici con l’intelligenza artificiale generativa, a cura di Ivano Stella e Aluisi Tosolini.
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