
Fra le molteplici iniziative che si stanno sviluppando in tutta Italia sui temi dell’uso didattico della Intelligenza artificiale vale la pena segnalare un progetto che ha preso avvio nei giorni scorsi presso l’Istituto superiore “Camillo Olivetti” di Ivrea, in provincia di Torino.
Si tratta di un progetto che mira a fornire agli studenti una conoscenza approfondita degli aspetti etici, tecnici e pratici dell’IA. Grazie alla partecipazione di esperti di rilievo nazionale e internazionale, gli studenti hanno l’opportunità di confrontarsi con le sfide e le opportunità offerte da questa tecnologia.
Ad inaugurare il ciclo di conferenze è stato Norberto Patrignani, docente di Computer Ethics alla Scuola di Dottorato del Politecnico di Torino. Nel suo intervento, Patrignani ha posto l’attenzione sull’etica dell’Intelligenza Artificiale, sottolineando l’importanza di sviluppare tecnologie che rispettino i principi di equità, trasparenza e sostenibilità. La sua lezione ha stimolato una riflessione critica sulle responsabilità legate all’uso dell’IA, guidando gli studenti in un percorso di consapevolezza tecnologica.
Questa iniziativa didattica si inserisce perfettamente nella storia di Ivrea, città che ha dato i natali a innovazioni epocali come il primo calcolatore a transistor ELEA 9003 e la Programma 101, considerata il primo personal computer al mondo (ed è proprio con la P101 che alla fine degli anni sessanta la Nasa fece gran parte dei calcoli necessari per il primo viaggio sulla Luna).
Nonostante la riconversione economica seguita alla crisi dell’industria Olivetti, il territorio mantiene uno spirito innovativo, con la nascita di nuove realtà imprenditoriali nei settori dell’informatica, della meccatronica e delle tecnologie emergenti.
L’Istituto di Ivrea, intitolato a Camillo Olivetti, padre di Adriano, è oggi frequentato da 1.250 studenti dei corsi tecnici, professionali e serali.
La scuola nacque agli inizi degli anni sessanta come emanazione di uno dei Centri di Formazione della ditta “Olivetti” centri espressamente voluti da Adriano Olivetti come luoghi di formazione per le maestranze (Olivetti, che era solito dire che gli operai non si addestrano ma si formano, non riuscì però a veder nascere l’istituto tecnico perchè morì nel 1960).
Il progetto, come sottolinea la dirigente scolastica Maria Rosaria Roberti, rappresenta la continuazione della tradizione innovativa della Olivetti.
“La scuola – afferma la dirigente – svolge oggi un ruolo chiave nella formazione di tecnici e ingegneri del futuro. Il progetto sull’Intelligenza Artificiale offre agli studenti strumenti concreti per affrontare il mondo del lavoro con competenze moderne e competitive.”
Al progetto collabora anche il Museo Tecnologicamente di Ivrea che da anni propone alle scuole, dall’infanzia alle superiori, laboratori e attività didattiche centrate sui temi della tecnologia.