I lettori ci scrivono

Internalizzazione dell’assistente all’autonomia e comunicazione nell’organico MI, fissate le audizioni

Passo, dopo passo, si sta entrando sempre più nel merito della proposta di legge   C. 2887 Bucalo, assegnata alle Commissioni riunite della Camera dei Deputati, Lavoro e Cultura, relatori On. Ella Bucalo e Valentina Aprea.

Infatti, sono state fissate per la prossima settimana le prime audizioni delle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative della FLC CGIL, CISL Scuola,  UIL Scuola e UGL Scuola.

Finalmente si entra nel vivo della proposta di legge, noi siamo certi che le Organizzazioni sindacali, con le quali ci siamo confrontati positivamente nel passato, sosterranno con convinzione la proposta di legge che riguarda il futuro di migliaia e migliaia alunni con disabilità, di famiglie e di lavoratori precari del comparto, precarietà che ben conoscono le dette Organizzazioni sindacali.

Successivamente, seguiranno le audizioni della FIRST e della FAND, promotori dell’ idea e del progetto iniziale che ha poi trovato corpo nella proposta C. 2887 prima firmataria On. Bucalo.

Noi ribadiamo la necessità che tutte le forze politiche e tutti i deputati delle citate Commissioni sostengano con forza l’iter della proposta di legge, fino all’approvazione finale della legge entro questa legislatura, in quanto non è esagerato affermare che vi è in gioco il futuro di migliaia e migliaia di alunni con disabilità che presentano bisogni comunicativi complessi, che necessitano di tale indispensabile figura professionale a loro fianco che supporti la didattica.

Lo ribadiamo per l’ennesima volta, senza questa figura professionale che sia garantita in modo uniforme sul territorio e continuativo, dall’inizio del primo giorno di scuola fino alla fine, non può esserci alcuna effettiva inclusione per gli alunni con disabilità nella nostra scuola, ma soltanto discriminazione, disparità di trattamento e tutele legate al luogo o al contesto di nascita, esattamente come avviene oggi

Si tratta di una riforma epocale, che sana un grave errore storico commesso con la legge 104/1992, una riforma a costo zero, anzi a risparmio di risorse, che liberebbe gli Enti territoriali da un sistema di gestione ormai definitavamente collassato e non più gestibile.

Allo stesso tempo l’approvazione della legge conferirebbe di colpo dignità lavorativa, professionale, umana e prospettiva futura a migliaia e migliaia di lavoratrici e lavoratori precari, spesso sfruttati e sottopagati.

NOI continuiamo a crederci e a fare il nostro dovere fino in fondo per garantire alle persone minori di età che vivono una condizione di disabilità e alle famiglie che rappresentiamo un futuro migliore.

Stella Di Domenico

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