Internet a scuola è un obiettivo importante, ma attenti agli studenti, che possono calare di rendimento.
Un report stilato dall’ OCSE mette in evidenza questi pericoli scolastici, come ad esempio il fatto che l’introduzione del sistema informatizzato a scuola non superi l’annosa questione fra studenti dotati e meno dotati.
Quindi l’utilizzo equilibrato di internet in classe porta benefici, in materie come la matematica e la lettura ad esempio, ma l’esagerazione porta a distrazione e cattivi risultati.
Il grafico, elaborato da l’Espresso sulla base di questo report conferma quanto abbiamo appena detto:
Usare internet come supporto ai compiti per casa o nel corso di una lezione del professore può avere i suoi vantaggi e aumentare il rendimento scolastico.
Discorso diverso per chat, messaggi o mail, dove i risultati della ricerca OCSE segnalano appunto un crollo del profitto degli studenti che sono protagonisti di queste distrazioni.
La ricerca OCSE si basa su test (PISA) effettuati da studenti di diverse nazionalità e prende in riferimento il 2009 e il 2012.Dai risultati si evince, ad ogni modo, che internet ancora, non ha sortito benefici per gli alunni.
Come riportato nel grafico sotto, sempre di elaborazione Espresso, il numero di studenti che hanno totalizzato un punteggio basso nei test non sono aumentati dal 2009 al 2012, il che indica che non c’è stato un peggioramento dovuto a internet; d’altro canto, a parte Francia, Polonia e Hong – Kong, non è aumentato nemmeno il numero di studenti che hanno avuto punteggi alti nei test PISA, segno che internet a scuola stenta a decollare.
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