“Occorre non smettere mai di ascoltare e parlare con i ragazzi per aiutarli a comprendere che l’esperienza e le relazioni mediate dalla rete non sostituiscono in alcun modo quelle reali”: a sostenerlo è stato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, in occasione del ‘Safer Internet Day 2011’.
La dichiarazione, ovvia ma che nell’era dei nativi digitali vale sempre la pena ricordare, è giunta l’8 febbraio, in occasione dell’ottava giornata internazionale dedicata alla sicurezza in internet. Durante l’evento i rappresentanti di Telefono Azzurro hanno incontrato un folto gruppo di studenti per condividere con loro esperienze, opportunità e rischi della rete e trovare insieme risposte nuove e concrete. L’incontro, promosso dall’associazione ‘Giocare e vivere tra reale e virtuale. La parola ai ragazzi’, si è tenuto presso la scuola media statale Virgilio di Roma.
“Per bambini e adolescenti – ha spiegato il presidente di Telefono Azzurro – internet è il luogo delle emozioni: è importante insegnare loro a riconoscerle e gestirle, non solo per evitare i pericoli ma anche per favorire relazioni di qualità”. Caffo ha anche aggiunto che “nella rete possono affermarsi punti di riferimento e sistemi di valori alterati: i genitori devono riavvicinarsi al linguaggio dei loro figli riempiendo il gap tecnologico che li separa da loro con informazioni e competenze, dialogare con loro ed essere in grado di orientarli verso un utilizzo consapevole e sicuro di internet, valorizzandone gli aspetti formativi e le opportunità”.
Del resto oggi di internet oggi non si può più davvero fare a meno. Da oltre un decennio, si legge sul sito di Telefono Azzurro, grandi e piccoli navigano nel web, sono in collegamento virtuale con gli amici tramite l’instant messaging, frequentano assiduamente i social network, ad iniziare dall’usatissimo Facebook, usano la posta elettronica, giocano on line. Non a caso imparano prima e meglio degli adulti ad utilizzare gli strumenti informatici, dimostrando sin da piccolissimi una naturale familiarità, anche con quelli tecnologicamente più all’avanguardia. Ora però dagli esperti arriva l’ennesimo avvertimento: la realtà rimane sempre il livello su cui misurarci, internet ed il mondo digitale rappresentano solo uno strumento per viverci meglio. Confondere (o illudersi) che la rete possa rappresentare la dimensione attorno a cui strutturare la propria vita rappresenta un errore che, nel medio-lungo periodo, si può pagare anche a caro prezzo. Soprattutto quando si è giovani studenti.