Internet, uno studente su due prepara gli esami navigando
Scaricare appunti, riassunti e tesine già pronte, consultare enciclopedie e dizionari online gratuiti, partecipare a forum e community studentesche per ricercare informazioni sui professori e sulle domande che potrebbero essere poste in sede di esame, ma anche per scaricare podcast o video didattici. È questo, in rigorosa sequenza, l’utilizzo più frequente che gli studenti universitari italiani fanno di internet nei giorni dedicati alla preparazione degli esami: la novità non piacerà di certo ai cultori dello studio tradizionale, probabilmente nostalgici delle nottate sui libri e delle ripetizioni ad alta voce all’infinito. Ma le cose ormai stanno così. Ed è bene saperlo.
A rivelarlo è stata l’Università telematica Unisu che ha fatto svolgere lo studio al Cenispes, il Centro italiano di studi politici economici e sociali: ormai, questa la conclusione dell’indagine, uno studente su due (il 46%) affianca l’uso dell’on line alla lettura di libri ed appunti. E Il 72% dei laureandi ha detto, sempre in vista di un esame, di non aver saputo dire no alla tentazione delle informazioni on line per preparare, almeno una volta durante la carriera universitaria.
“Per gli studenti, internet – ha detto Stefano Bandecchi, amministratore delegato di Unisu – è uno strumento che ormai fa parte della quotidianità e che permette di svolgere molte operazioni in modo rapido e pratico. Se prima, ad esempio, per svolgere una ricerca bisognava consultare pile e pile di libri, ora basta andare su Wikipedia e il gioco è fatto”. A cedere di più all’attrattiva di internet sono gli uomini (il 62%), mentre due donne su tre devono avere degli anticorpi più potenti contro le nuove tecnologie: solo il 38% delle studentesse si connette per avere informazioni aggiuntive sell’esame da svolgere.
Come al solito, la tendenza non è uniforme nemmeno a livello regionale. Al Meridione e nelle Isole si studia molto più sul web (45%), piuttosto che al Centro (30%) che soprattutto sopra il Po (25%). E pure il tipo di corsi seguito influenzerebbe non poco la tendenza a navigare mentre si studia in vista di una prova d’esame universitaria. Gli studenti più inclini sarebbero quelli iscritti ad Economia e commercio (34%) ed anche che fa Giurisprudenza (23%) non scherza. Decisamente meno propensi a perdere tempo con il computer gli iscritti a Scienze Politiche (6%), ma soprattutto a Scienze della Formazione (3%). Più in generale, la tendenza ad usare internet non sarebbe comunque prerogativa degli studenti: dall’Inghilterra arriva infatti la notizia che le persone di età compresa tra i 25 e i 34 anni stanno invadendo i siti di social network, soprattutto alla ricerca di amici di scuola o di ex fidanzati, provocando il massiccio esodo dei giovani. Tanto che la percentuale dei giovani tra i 15 e i 24 anni che hanno un profilo su Facebook è per la prima volta calata: dal 55 per cento dell’inizio dello scorso anno al 50 per cento dell’anno attuale. Ma quel che emerge ancora più sorprendentemente dalla ricerca, realizzata da Ofcom, l’autorità competente e regolatrice indipendente per le società di comunicazione nel Regno Unito, è che la presenza di adulti infastidisce gli adolescenti. Che forse pensavano, ingenuamente, di aver l’esclusiva sul mondo telematico.