“La banda larga raggiungerà tutte le scuole italiane entro la fine della legislatura”: così il premier Renzi all’assemblea dei gruppi parlamentari Pd. Ma 3 anni basteranno?
Se è vero che quanto annunciato dal presidente del Consiglio è previsto già dalla Carta della cittadinanza digitale, in base alla quale il Governo si è impegnato a rendere disponibile la connettività a banda larga e l’accesso alla rete presso tutti gli uffici pubblici e gli altri luoghi della PA che necessitano del collegamento al web, c’è da ricordare che la strada da percorrere è ancora tanta.
Prima di tutto perché il decreto attuativo della legge innovativa, sulla Carta delle cittadinanza digitale, che regola la materia, deve ancora vedere la luce.
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In secondo luogo, perché in base agli ultimi dati Istat, la rete internet è sì diffusa in quasi tutti i comuni italiani (99,7%), ma se si guarda alle connessioni con velocità da banda larga le cose cambiano (la percentuale scende al 75,1%). E la scuola rappresenta uno di quei “luoghi” pubblici più in ritardo: tanto è vero che oltre la metà dei cosiddetti ‘nativi digitali’, tra i 6 e i 10 anni, non ha mai navigato su internet in un’aula o un laboratorio scolastico. E non potrebbe essere altrimenti, visto che alla primaria mette a disposizione un computer connesso ad internet ogni 333 bambini.
E alle superiori? Va meglio, ma c’è comunque in media un computer ogni 12 studenti. Nulla a che vedere con la Danimarca (un computer per studente), Norvegia (un pc ogni due studenti) e Francia (uno ogni tre). Anche sull’informatizzazione scolastica studentesca, il nostro Paese, purtroppo, rimane più vicino alla Grecia (un pc per 17 allievi) e Turchia (uno per 22).
Ricordiamo, infine, che dal rapporto nazionale Glocus, il ‘Think tank’ presieduto da Linda Lanzillotta, la scorsa estate è emerso che il 18,5% dei plessi scolastici non è nemmeno connesso a internet. Quindi,in questi istituti si farebbe un salto tecnologico davvero lungo, dal nulla direttamente alla banda larga. E allora ben venga, il prima possibile. Magari anche prima del 2018.
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