È ancora nebuloso e incerto il futuro dei docenti inidonei. Il Governo ha parcheggiato temporaneamente il decreto legge 95 per la revisione della spesa pubblica, che andrà a trasformare i docenti non più abilitati all’insegnamento in personale Ata. Non ha mai chiarito però quali siano le modalità e i termini di questo passaggio, dal punto di vista contributivo per esempio o ai fini pensionistici.
Pertanto, la scorsa settimana, la deputata Caterina Pes ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Profumo un intervento e una riflessione più attenta al problema, che secondo le stime dei sindacati riguarderebbe non più di quattromila persone in tutto il Paese. “Stiamo chiedendo al Governo di affrontare la materia con un piglio molto più ampio e una sensibilità più marcata – chiarisce l’onorevole Pes – perché si tratta di un problema complesso che non può essere sottovalutato”.
“Il testo del disegno di legge prevede che il personale docente dichiarato permanentemente inidoneo alla propria funzione per motivi di salute, transiti in ruoli di “personale amministrativo, tecnico o ausiliario, con la qualifica di assistente amministrativo o tecnico” una volta approvata la legge. Questo entro 30 giorni dalla successiva approvazione del decreto stesso, ed è fissato il termine di 20 giorni per il personale dichiarato solo temporaneamente inidoneo alla propria funzione per motivi di salute ma idoeneo ad altri compiti.
“L’incertezza per i cittadini è una spada di Damocle terribile – aggiunge la Pes – i docenti non più idonei all’insegnamento hanno il diritto di sapere che ne sarà del loro futuro e delle loro pensioni, c’è bisogno di un intervento urgente tanto più che siamo già entrati nel nuovo anno scolastico”.