Il Coordinatore della Gilda FGU della Calabria, prof. Nino Tindiglia, interviene con una sua nota per chiarire la questione dell’obbligo della formazione docenti.
LA Gilda Calabria interviene rispetto una nota scritta dal Dirigente Scolastico della scuola polo ambito 1 di Catanzaro in riferimento al “piano di formazione per il personale docente”. In tale nota il suddetto Dirigente scolastico, sostiene il prof. Tindiglia, sollecita i DS delle scuole di ambito di ricordare ai docenti l’obbligatorietà della formazione ai sensi del comma 124 della L. 107/15, e nel capoverso successivo, precisa: “La formazione in servizio del personale prevede quindi l’OBBLIGO, nel triennio di effettuazione, di almeno 3 moduli di formazione di 25 ore ciascuno, per un totale di 75 ore complessive”, ma questa volta non vengono citati i riferimenti normativi, forse perché non ci sono?
È vero invece che il piano di formazione dei docenti 2016/2019 emanato nel mese di ottobre 2016 al capitolo 6 affronta la tematica dalla quale si evince che le unità operative possono essere promosse direttamente dalle Istituzioni scolastiche, dalle reti di scuole, da enti o associazioni accreditate al MIUR,; possono essere associate alle scelte personali del docente; le unità formative non hanno un numero di ore definito ma indicativamente viene fatto riferimento al sistema dei CFU universitari e professionali.
Le azioni formative per gli insegnanti di ogni istituto sono inseriti nel PTOF, in coerenza con le scelte del CD che lo elabora sulla base degli indirizzi del DS. L’obbligatorietà non si traduce, quindi, automaticamente in un numero di ore da svolgere ogni anno, ma nel rispetto del contenuto del piano.
Il docente che deve formarsi, può aderire al percorso organizzato dalla scuola, o può scegliere se farlo personalmente nel rispetto del piano della scuola.
Alla luce di quanto sopra si evince la mancanza di un numero di ore obbligatorio e la non obbligatorietà di aderire al piano di ambito.
Pertanto si invitano i DS a non obbligare i docenti ad aderire commettendo un abuso, ma lasciare ai docenti la libera scelta di decidere, e nel contempo, si invita il Direttore regionale dell’USR Calabria , continua Tindiglia, ad intervenire per evitare soprusi ai danni di una categoria di lavoratori che viene costantemente vessata e bistrattata.