Stavolta il tentativo di arrivare ad un accordo tra Ministero della Pubblica Istruzione e Sindacati della scuola sembra aver avuto successo.
Il PSI esprime la propria adesione alle due promesse fatte dal Ministro Bussetti ai Sindacati ovvero l’aumento delle risorse per i contratti dei docenti e la stabilizzazione dei precari che lavorano da più di 36 mesi.
Il PSI esprime preoccupazione per il fatto che negli accordi non ci sia una chiara presa di posizione contro la regionalizzazione dell’istruzione pubblica e si continuino a proporre distinzioni all’interno della categoria promettendo PAS ma non per tutti e negando un transitorio come quello del 2018.
Siamo alla vigilia di importanti elezioni europee e forse a pochi mesi dalla caduta dell’attuale governo giallo-verde, non promettere aumenti stipendiali e assunzioni a tempo indeterminato sarebbe quantomeno controproducente, come sarebbe controproducente, per la componente leghista del governo, rinunciare alla regionalizzazione.
Ecco che come diceva Totò: “è la somma fa il totale”. Trattandosi di un’operazione fatta da un governo che sinora non ha evidentemente saputo governare, noi socialisti temiamo che tale somma alla fine dia “zero” come risultato.
Staremo a vedere cosa accadrà nei prossimi giorni. Noi socialisti confidiamo nella capacità dei Sindacati di saper imporre al governo quelle azioni che sinora restano solo promesse.
Intanto continuiamo a rappresentare la nostra solidarietà al personale tecnico, amministrativo ed ai docenti tutti che in condizioni di assoluto disagio, ogni giorno, riescono a mantenere in vita un’Istituzione che senza la loro abnegazione già da tempo sarebbe collassata su sé stessa.
Luca Fantò – PSI scuola