Inutili complicazioni in Piemonte per le nuove assunzioni

Capita troppo spesso che lavoratrici e lavoratori che si sono visti riconoscere un diritto vengano penalizzati gravemente nei fatti.

Un anno addietro molte colleghe della scuola dell’infanzia e di quella elementare si sono viste, sulla base di un ricorso e di anni di iniziative di lotta, riconoscere il diritto all’assunzione a tempo indeterminato sulla base del fatto che il loro titolo di studio è abilitante all’insegnamento.
E’ però vero che la vertenza legale è ancora aperta a causa di un controricorso del ministero dell’istruzione.
Un grande numero di loro aveva, nel frattempo, vinto anche un concorso per l’immissione in ruolo al quale hanno partecipato al fine, assolutamente legittimo, di avere una chance in più e, di conseguenza, quest’anno, può essere assunta ANCHE sulla base del concorso. Apparentemente nessun problema, casomai la conferma di un diritto. Grazie all’insipienza dell’amministrazione avviene il contrario. Le colleghe in questa situazione sono poste di fronte ad una scelta secca.
– o accettare la nuova immissione in ruolo con la conseguenza che dovranno cambiare scuola e, visto che il concorso è su base regionale, rischiare di essere reimmessi in ruolo in scuole a grande distanza dall’abitazione, ripartire da zero ecc:
– o restare sul posto attuale con l’angoscia derivante dal non sapere come si concluderà definitivamente la vertenza legale che ha loro garantito CON RISERVA l’immissione in ruolo

E’ evidente a tutti che l’Amministrazione avrebbe potuto prevedere da tempo questa situazione e dare alle colleghe la possibilità’ di restare sul posto di lavoro già’ occupato MA CIO’ SAREBBE STATO TROPPO SEMPLICE.
La situazione che si sta venendo a creare è assurda, ancor di più’ nel caso in cui questi docenti di Infanzia e Primaria abbiano ottenuto nel frattempo un trasferimento da una scuola all’altra e il conseguente riavvicinamento ai propri luoghi di residenza. La CUB Scuola chiede con forza che l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte faccia come ha fatto l’USR dell’Emilia Romagna e garantisca alle colleghe vincitrici di concorso la possibilità di restare nella scuola dove sono o dove hanno ottenuto il trasferimento evitando il tourbillon degli insegnanti che tanto danno arreca all’ordinato funzionamento della scuola ed alla vita delle insegnanti stesse.
Nei prossimi giorni saremo presenti al Liceo D’Azeglio in Via Parini 8 per porre con forza la questione. Non accetteremo nulla di meno che il riconoscimento dei diritti delle colleghe penalizzate dalla indisponibilità dell’Amministrazione a trovare una soluzione ragionevole.

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