In Italiano sono il 52% gli studenti che terminano le scuole superiori con competenze almeno sufficienti (livello 3), a fronte di un 48% di ragazzi con competenze al di sotto della sufficienza nell’uso e nella comprensione della propria lingua. Un dato paradossale se confrontato con le elevate competenze in lingua inglese dimostrate dagli alunni nello stesso grado di scuola. Insomma agli alunni italiani mediamente viene più semplice raggiungere buoni risultati in inglese che nella lingua madre. Un risultato ancora più accentuato nei gradi di scuola inferiori (scuola media e scuola elementare) dove i divari tra esiti dei test Invalsi in Inglese e in Italiano si divaricano).
Ci spieghiamo il fenomeno dei buoni risultati degli alunni in lingua straniera con l’efficienza della didattica della lingua straniera che beneficia di un quadro di competenze attese molto preciso: il quadro comune europeo di riferimento, che è alla base di una vera e propria didattica per competenze. Precisiamo che in Inglese, in riferimento alle scuole superiori, i dati Invalsi considerano fortemente inadeguato il risultato di chi non raggiunga il livello B1 del quadro europeo; non adeguato il livello B1; traguardo previsto dalle indicazioni nazionali il livello B2, “che rappresenta un obiettivo ambizioso,” spiega lo stesso Roberto Ricci, presidente Invalsi, che ha presentato i dati in anteprima alla stampa giorno 5 luglio. Ebbene in lingua inglese gli studenti e le studentesse che raggiungono l’ambizioso traguardo del livello B2 nel reading (competenze di lettura) sono la maggioranza, il 52%, una percentuale in calo di soli 3 punti rispetto al 2019 (55%).
Quanto ai dati relativi della scuola secondaria di primo grado e di quella primaria, a seguire le sintesi realizzate dall’Invalsi stesso. Nell’ambito della scuola media, ad esempio, nella sezione reading si raggiunge addirittura un 78% di alunni con competenze di livello almeno adeguato in inglese, a fronte di uno stentato 61% di alunni che raggiungono competenze almeno adeguate in lingua madre. Nella scuola primaria, poi, raggiungiamo persino il 94% di alunni con competenze almeno adeguate in inglese.
A livello nazionale gli studenti che raggiungono risultati almeno adeguati, ossia in linea con quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali, sono:
Buoni i risultati d’Inglese degli allievi della scuola primaria italiana. Il 94% (+2 punti rispetto al 2018) degli allievi raggiunge il prescritto livello A1 del QCER nella prova di lettura (reading), mentre nella prova di ascolto (listening) è l’85% degli allievi (+6 punti rispetto al 2018) a raggiungere il prescritto livello A1 del QCER. Al Nord e al Centro gli allievi che raggiungono il livello A1 di reading sono circa il 95-96%, mentre al Sud circa il 92%. Per il listening, invece, gli allievi che si collocano al livello A1 sono circa l’85-90% al Nord e al Centro, mentre circa il 75% al Sud.
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