In occasione del convegno nazionale Anp, che si è svolto oggi, martedì 22 novembre a Roma, il direttore della Tecnica della Scuola, Alessandro Giuliani, ha intervistato il presidente Invalsi Roberto Ricci.
La Legge di Bilancio potrebbe ridimensionare il ruolo dell’istituto di valutazione Invalsi, qualche politico vorrebbe addirittura abolirlo. “Cancellando l’Invalsi – dice Roberto Ricci – lo Stato italiano risparmierebbe solo una decina di milioni di euro: una cifra assolutamente trascurabile. Di contro, il sistema si ritroverebbe a non avere un sistema di dati che hanno tutti i Paesi europei, alla base anche delle azioni del Pnrr, ma soprattutto uno strumento utilissimo per chi deve prendere delle decisioni sulla scuola”.
“Ai docenti contrari all’Invalsi – dichiara Ricci – bisogna dire che la standardizzazione del dato è negativa nel momento è totalizzante, mentre è utilissimo nel momento in cui è parte della conoscenza. Ai dirigenti scolastici che gestiscono le prove Invalsi diciamo di usare questi dati in modo positivo e propositivo. I dati evidenziano punti di forza e di debolezza: sono uno strumento formidabile. Siamo arrivati alla pandemia già con delle difficoltà, il Covid le ha esasperate ma non è avvenuto solo in Italia”.
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