Politica scolastica

Invalsi: le prove restano e l’Istituto non verrà chiuso

“Basta con le prove Invalsi, stop ai quiz” è stato uno degli slogan  più gettonati nel mondo della scuola negli ultimi due anni, quasi come quelli contro la chiamata diretta e il bonus premiale.

Anzi in molti vanno fino alle conseguenze estreme del  “chiudere l’Invalsi”: dicono i docenti “no-Invalsi” che si risparmierebbero una ventina di milioni che potrebbero ottimamente servire per scopi assai più nobili, a cominciare dalla messa in sicurezza degli edifici scolastici.
D’altra parte l’Invalsi è da sempre al centro di polemiche e contrasti soprattutto nelle settimane immediatamente successive alla divulgazione dei dati delle rilevazioni. Molti docenti, per esempio, ne contestano la validità facendo osservare che gli esiti delle prove contrastano spesso con quelli degli esami di Stato: i punteggi medi delle prove, infatti, non coincidono quasi mai con i voti della “maturita”; nelle regioni del sud si registrano voti d’esame più alti rispetto al nord, esattamente il contrario di quanto avviene per le prove Invalsi e tanto basta al movimento “no Invalsi” per sostenere che le prove standardizzate sono solamente una perdita di tempo e uno spreco di denaro pubblico.

Con l’uscita di scena della “vecchia” politica e con l’arrivo del “governo del cambiamento” si è subito formata nei social una corrente di pensiero convinta che ormai l’Invalsi abbia davvero i giorni contati.
Ma è davvero così?
A giudicare dai fatti e dalle prime dichiarazioni del Ministro e del suo staff  dobbiamo ammettere che il problema dell’Invalsi non sta fra le priorità del nuovo esecutivo, anzi per la verità sembra proprio che non ci sia la benché minima intenzione di chiudere l’Istituto e di cancellare le prove.
Anche perché, è bene ricordarlo, per eliminare le prove non basta un atto amministrativo ma è necessario un provvedimento di legge che, almeno per il momento, non è neppure allo studio né del Parlamento né tanto meno del Ministro.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Il Dirigente Scolastico può sospendere i docenti? Il Tribunale di Catania fa chiarezza

La materia delle sanzioni disciplinari per i docenti è particolarmente ingarbugliata, in quanto si sovrappongono…

06/07/2024

Assegnazioni provvisorie 2024, cosa sono e chi deve fare domanda: prenota un posto per la consulenza con l’esperto

L'assegnazione provvisoria è una misura temporanea che consente ai docenti di cambiare sede per un…

06/07/2024

eCampus 30 Cfu percorsi abilitanti, al via la nuova edizione: quando e come si terranno i corsi?

I percorsi abilitanti da 30 CFU, molto attesi da tanti docenti di ruolo che aspirano a…

06/07/2024

Insegnare riesce ancora gratificare? Come riuscire a trovare soddisfazione nel proprio lavoro?

Parliamoci chiaro: quello del docente non è un mestiere facile e non ci sono magie…

06/07/2024

Eipass certificazione di alfabetizzazione digitale: costo, scadenze e informazioni utili

Nel nuovo contratto scuola, firmato lo scorso 18 gennaio, al comma 10 dell'articolo 59 c'è…

06/07/2024

Prova orale concorso docenti 2024, via alle convocazioni, cosa studiare? Il corso per aspiranti insegnanti della primaria

Concorso straordinario ter, è stato pubblicato l'11 dicembre il bando del primo concorso scuola 2023 e…

06/07/2024