Questo è il testo della mail inviata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi per invitarlo all’ISIS “E. Stein” di Gavirate Va.
Caro Matteo,
sono un “fiorentino doc”, trasferitosi a Varese 22 anni or sono, e sono un ingegnere edile che ha deciso di dedicarsi all’insegnamento dopo essere casualmente capitato nella scuola, ed essersi appassionato a lavorare con i ragazzi. Sono ancora appassionato del mio lavoro, ma sono tante le cose che non vanno, che non mi permettono di lavorare professionalmente come vorrei, e che vorrei cambiassero.
So che sei già stato invitato in altri istituti della provincia di Varese, ma, senza nulla togliere ai colleghi, che conosco, e alla città nella quale d’altra parte vivo da quando ho lasciato la mia amatissima Firenze, vorrei tentare di dirottarti altrove, e, in particolare, nella “provincia”, lontano dai “luoghi di potere”, dalla associazione industriali, dagli uffici dell’Ust, dagli uffici preposti alla manutenzione delle scuole, lontano dagli istituti d’elite, dai licei, per avvicinarti di più alla realtà più vera e varia.
Lo scorso anno, insieme ad altri colleghi, ho costituito un “Coordinamento docenti di Varese e provincia”, che si è occupato dei vari problemi della scuola, nelle sue varie componenti dai docenti ai genitori, dagli studenti al personale Ata. Io stesso ho parlato di edilizia scolastica con il responsabile dell’ufficio della provincia, e continuo ad occuparmi attivamente della scuola, pur non essendo un “sindacalista”, anche in sede di Consiglio di Istituto, sforzandomi di partecipare attivamente alla costruzione di una scuola migliore, più professionale, più “formativa”, senza mai nascondere tutte le “magagne” che obiettivamente falcidiano il nostro ambiente, in tutte le sue componenti, compresa la nostra.
Amante delle tecnologie, da un anno e mezzo ho creato un profilo Facebook, sulla scuola e le sue problematiche (www.facebook.com/ProffVarese), che conta 260 amici e 220 followers, tra cui giornalisti e politici.
– Perché declinare l’invito nella prosperosa Varese?
– Perché spostarsi di 14 km per accettare l’invito di un concittadino che insegna a Gavirate?
– Perché sono uno dei pochi fiorentini, della provincia?
– Perché siamo vicini al lago ed è paesaggisticamente interessante?
– Perché abbiamo un collega iscritto al tuo partito, che è un “renziano della prima ora”?
– Anche, ma soprattutto perché l’Istituto dove insegno, l’ISIS STEIN, ha diversi indirizzi (liceo classico, liceo scientifico, istituto tecnico, istituto professionale) e ti darebbe una visione completa della scuola secondaria superiore di II grado e degli alunni (e dei docenti) che la frequentano.
– Perché ti garantisco un confronto schietto e senza timori reverenziali, in perfetto “stile fiorentino”, così come ho personalmente condotto lo scorso anno, insieme ad alcuni miei colleghi, proprio con questi criteri, un incontro che riguardava esclusivamente la scuola, da me fortemente voluto e per la prima volta a Varese, tra i candidati alle elezioni regionali.
– Perché nel nostro Istituto c’è ancora chi ha voglia di confrontarsi su problemi concreti, reali e cerca, con me, di cambiare qualcosa, in meglio.
– Perché dopo l’ultima assemblea di istituto della scorsa settimana, alcune mie alunne mi hanno detto: “prof, ci porta qualcuno di importante?”, e non potendo arrivare a Papa Francesco, perché non ho appoggi in Vaticano, ho pensato a te, soprattutto perché parli di scuola fin dal primo discorso alle Camere.
– Perché i miei alunni mi chiedono da anni perché non si faccia nemmeno un’ora nella quale parlare “di politica” con loro.
Spero di essere riuscito ad attirarti a Gavirate: l’invito viene da un docente, a nome di colleghi e studenti e non dal dirigente o da altre cariche dell’Istituto. Ti chiedo, quindi, poca ufficialità e molta concretezza. Se ti va, ti ospito cinque minuti in classe prima dell’incontro, e poi tutti in palestra con docenti e studenti a confrontarsi sui veri temi della scuola.
In attesa di una tua risposta, qualunque essa sia.
Cordiali saluti
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