Sono un’abilitata in Scienze della Formazione Primaria (indirizzo scuola primaria con sostegno e scuola dell’infanzia con sostegno) ritengo doveroso scrivervi come portavoce del rammarico che perpetua l’animo di noi plurilaureati e specializzati nel sostegno, a cui viene NEGATO l’accesso alle Graduatorie ad esaurimento e, di conseguenza, la possibilità di rientrare nel piano assunzioni previsto da “La Buona Scuola!” solo perché immatricolati negli anni 2008/2009, 2009/2010 e 2010/2011, relegandoci così in seconda fascia d’istituto, che comprende i docenti abilitati ma non iscritti nelle graduatorie a esaurimento.
Le graduatorie ad esaurimento, seppur chiuse con la legge n. 296/2006, hanno permesso l’inserimento nel 2009 e nel 2012 di colleghi laureati e abilitati con il medesimo corso quadriennale in Sfp.
Grave, ingiusto e incredibile è il fatto che le graduatorie ad esaurimento relative al sostegno vengono puntualmente esaurite, ricorrendo così a noi immessi in graduatorie di istituto o reclutati tramite messa a disposizione.
Io diplomata magistrale 2001/2002 ritengo inopportuno che, nonostante si inseguano passioni, queste vengano stroncate da improvvise forme di reclutamento (infatti dopo tale anno non vi furono più concorsi). Nel 2004 mi sono potuta inserire in terza fascia d’istituto, che comprende i docenti non abilitati in possesso del titolo di studio valido per l’accesso all’insegnamento; dopo 10 anni (SCANDALOSO!) di precariato ma pur continuando a studiare è stato riconosciuto attraverso il decreto del Presidente della Repubblica del 25 marzo 2014 il valore abilitante dei diplomi di scuola e istituto magistrale (e relative sperimentazioni) conseguiti entro l’anno scolastico 2001/2002, e quindi l’immissione in seconda fascia!
Ora, però, plurilaureata, con un punteggio molto elevato più delle stesse che passano in ruolo, sono condannata alla mia situazione di precarietà perché mi viene negato l’accesso alle graduatorie ad esaurimento, attraverso un ritorno al concorso, in cui ingiustamente siamo chiamati a gareggiare!
Ritengo che per garantire continuità di cui tanto si parla, specie di soggetti diversamente abili, si dovrebbe prendere un immediato provvedimento che non sia quello del farci competere tramite concorso, ma assumendoci, stabilizzandoci perché ciò che chiediamo è il diritto al lavoro, ora leso!
I laureati in Scienze della formazione primaria inseriti nella seconda fascia delle graduatorie di istituto, manifestano contro la riforma della scuola affinché il disegno di legge (DdL) che va all’esame in Parlamento non trovi approvazione per valide motivazioni:
1.ll documento La Buona Scuola aveva indicato nelle categorie dei laureati in Scienze della formazione primaria V.O. e negli ex congelati Ssis i possibili destinatari di un allargamento del piano di assunzioni, qualora fossero rimasti posti nel plafond ipotizzato di 148.100 unità. Invece, ridotto il numero massimo di immissioni in ruolo a 100.701 unità, delle promesse contenute ne La Buona Scuola (così come per altre categorie, vedi idonei del concorso 2012) si è fatta carta straccia.
2.Con il piano di assunzioni, finisce l’era delle graduatorie ad esaurimento, perché dopo l’anno 2015/2016 ci saranno solo concorsi , ma noi siamo plurilaureati, abilitati, specializzati esclusi dalle GaE per un mero criterio temporale. Il nostro diritto è stato leso perché abbiamo conseguito lo stesso titolo e percorso di chi in GaE è già inserito!
3. Scioccante è il fatto che sarà fatto divieto ai docenti precari di cumulare supplenze per un quantitativo superiore a 36 mesi. Questo per non incappare nelle sanzioni che sono state indicate dalla sentenza della Corte di giustizia europea che ha condannato l’Italia per la reiterazione dei contratti a termine. Il Ministero ha pensato bene di evitare richieste risarcitorie o assunzioni coatte per sentenza!
Queste parole sono individuali, ma rappresentanti di una comunità di insegnanti specializzati non inseriti in GaE che hanno nel cuore l’ingiustizia afflitta, ma pur sempre una passione viva: l’insegnamento!
Spero che tali parole non restino nel dimenticatoio e, considerato che siamo in un Paese Democratico, si ascolti la voce del Popolo.
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