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Io merito di scegliere, appello degli studenti al Governo Renzi contro ulteriori restrizioni del numero chiuso

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Il Miur ha recentemento tagliato 1/4 dei posti disponibili a medicina, odontoiatria e veterinaria e ha anticipiato le date dei test ad Aprile. Studenti dell’ultimo anno delle superiori, rappresentanti negli istituti e nelle Consulte studentesche di diverse città d’Italia, insieme agli studenti universitari iscritti ai corsi di laurea che vorrebbero frequentare, hanno deciso di lanciare un’ appello al MIUR e al neo-governo per chiedere l’immediato ritiro del taglio dei posti e il posticipo della data dei test a Settembre; invitano il Paese tutto ad avviare una discussione seria e approfondita sulle conseguenze gravissime prodotte dalle sempre maggiori restrizioni all’accesso dell’università.
“Io merito di scegliere” è il grido di una generazione che in questi anni ha subito sulla propria pelle i processi smantellamento dell’istruzone pubblica e che è stanca della retorica della meritocrazia con cui vengono giustificate scelte che minacciano il carattere pubblico dell’istruzione. 
Il sistema del numero chiuso rappresenta un’emblema di questi processi: esso mette sotto scacco a priori la libertà di scegliere il proprio percorso di studio, precludendo a tante e tanti di potersi anche solo mettere alla prova. – dichiara Federico del Giudice, portavoce della Rete della conoscenza – Quasi il 60% degli oltre 100.00 studenti che hanno partecipato l’anno scorso al Referendum “Diritti al Futuro” si sono dichiarati contrari ai sistemi di sbarramento all’accesso dei corsi universitari, l’appello degli studenti vuole ricordare al Miur e al neo governo Renzi quelli che sono i costi reali e pesantissimi che questo sistema ha per la vita di student. Entro l’11 Marzo il governo ha la possibilità di rendere le regole di questo sistema un po’ meno escludenti.”
“Quanti sono gli studenti che non meritano di studiare, emanciparsi, mettere a disposizione del Paese le proprie conoscenze? Dal 2008 ad oggi l’università italiana ha espulso oltre 30.000 studenti, l’Italia è al primo posto nelle classifiche internazionali per tasso di dispersione ed abbandono scolastico, agli ultimi per numero di laureati: alla luce di ciò crediamo sia pericoloso e miope rafforzare i sistemi di sbarramento all’accesso dei percorsi universitari ed esterderli alla totalità dei corsi di laurea, come si è già massicciamente fatto per quasi il 60% di essi. – continua Alberto Campailla, portavoce nazionale di Link Coordinamento Universitario. – Promuovere il merito non vuol voler dire trasformare in un privilegio il diritto allo studio, l’Italia non ha bisogno di ridurre il numero di medici nè quello dei laureati ma al contrario di garantire il diritto alla salute e un sistema libero e ampio di accesso ai saperi, capace di risollevare le sorti culturali del Paese e di trasformare radicalmente l’attuale mercato del lavoro e modello produttivo”
“E’ paradossale ma in questo quadro, l’unica scelta che rimane agli studenti è quella tra prepararsi per i test d’ingresso oppure per la maturità. In mesi cruciali per la preparazione dell’esame di stato non è possibile fissare le date dei test nazionali – conclude Roberto Campanelli, coordinatore nazionale dell’unione degli Studenti – Stiamo assistendo in questi anni all’utilizzo strumentale della valutazione come mezzo per selezionare ed escludere, piuttosto che per capire e valorizzare: Invalsi, Ava, numero chiuso sono frutto della stessa idea di merito. Un’idea che ha conseguenze devastanti non soltanto per gli studenti ma per l’intero sistema d’istruzione e quindi per il Paese. Crediamo che a partire da scuole ed università bisogni aprire un percorso di lotta ampia verso questi processi e pertanto invitiamo tutti a firmare l’appello e ad attivarsi fin da subito verso il 7 Marzo, giornata nazionale di mobilitazione contro il numero chiuso che vedrà presidi e iniziative in diverse città d’Italia”.