Categorie: Politica scolastica

Irricevibili le proposte Poletti

Poletti inventa un sistema per non assumere i maggiorenni, ma sfruttare gratis i minorenni nei cantieri e nelle fabbriche.

Il Governo Renzi rappresenta la piena affermazione delle proposte ventennali della destra europea, quella che chiama “riforme” la costante distruzione dello stato sociale e reputa non riforme le spese sociali, chiamandole “aggravio di spesa”. Basta vedere come il diritto alla casa e al cibo, sanciti in questi giorni dal governo greco, siano stati bollati da Bruxelles non come riforme, ma come pericolosi aumenti del debito pubblico ellenico. In questa logica delirante, quella della crescita permanente, quando è evidentemente impossibile la costante e perpetua crescita economica in un mondo finito e dalle risorse naturali, alimentari ed energetiche, finite e in esaurimento, il governo italiano pratica il servile accoglimento di ogni progetto liberista dettato dagli eurocrati, per la felicità di Angelino Alfano che a ragione può affermare di realizzare con Renzi quello che Berlusconi aveva solo promesso a parole.

Distruzione del lavoro con il suo definitivo assoggettamento alle logiche liberiste con la possibilità di essere licenziati senza tutele, mercificazione della scuola spacciata per rinnovamento, asservimento della magistratura al potere dei più forti e dei più ricchi attraverso la responsabilità civile dei magistrati, costante allontanamento dell’età pensionabile nel solco della legge Fornero. Ora per aiutare il Pil arriva il colpo di genio del ministro Poletti, degno compare di Lupi nella spartizione dei lavori pubblici tra Lega Coop e Compagnia delle Opere, il quale pensa bene che i ragazzi d’estate non debbano fare i lavoretti che vogliono, leggere un buon libro o viaggiare per l’Europa e il mondo cercando di capirlo, ma debbano lavorare gratis e obbligatoriamente per qualche industriale e impresario, magari amico della Lega Coop e della Compagna delle Opere, secondo tempistiche che il governo detterebbe in forma vincolante a scuole, famiglie e ragazzi. È lo strepitoso ultimo passaggio per la piena affermazione di un liberismo sfruttatore e illimitato, mascherato da “opportunità per le nuove generazioni” e per la crescita del Pil.

Il ministro del lavoro – infatti – invece di pensare a creare le opportunità di lavoro per milioni di disoccupati tra i 18 e i 60 anni, vuole mettere in fabbrica e nei cantieri, gratis e a solo vantaggio dei suoi amici imprenditori, i ragazzi tra i 14 e i 18 anni, che non costano come operai remunerati, ma lavorano uguale.

Come Sisa riteniamo che a questo progetto neo-schiavile sia importante rispondere con la piena affermazione della cultura e del suo primato e al ministro consigliamo di leggersi qualche pagina di don Lorenzo Milani, forse capirà la differenza tra sfruttamento e scuola.

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