Il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, commenta la decisione del Senato di dare il via libera definitivo alla proposta di legge che sancisce l’abrogazione del divieto di iscrizione contemporanea a due corsi di laurea.
Ricordiamo che il divieto risale al 1933 ed è dovuto ad un regio decreto che all’art. 142 stabilisce: “è vietata l’iscrizione contemporanea a diverse Università e a diversi Istituti d’istruzione superiore, a diverse Facoltà o Scuole della stessa Università o dello stesso Istituto e a diversi corsi di laurea o di diploma della stessa Facoltà o Scuola”.
Con questo provvedimento migliaia di studenti avranno la possibilità di frequentare più facoltà o master, anche presso diverse università, scuole o istituti superiori ad ordinamento speciale e istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica.
Sasso: “fondamentale per favorire l’incremento di laureati”
Il sottosegretario ha così dichiarato: “Siamo riusciti a mandare definitivamente in pensione un divieto evidentemente fuori dal tempo, il cui superamento è fondamentale per favorire l’incremento di laureati con una profonda formazione multidisciplinare, come ormai si richiede per tantissime figure professionali. Basti pensare all’interdipendenza esistente tra le discipline mediche e biologiche o tra quelle ingegneristiche e informatiche.”
E continua: “L’ampliamento dell’offerta formativa e delle possibilità di diversificare la propria carriera universitaria sono vitali per offrire ai nostri giovani un percorso al passo con le sfide della contemporaneità. Quella che prima era un’opportunità riservata a chi poteva permettersi di studiare all’estero, con un notevole esborso economico, ora sarà accessibile a tutti”.