Le regole parlano chiaro: le scadenze esistono per essere rispettate. Questo il pensiero della scuola e dell’assessora all’Istruzione della provincia di Trento Gerosa in merito al caso di uno studente iscrittosi ad una classe solo dopo 24 ore dalla scadenza prevista.
Nessuna eccezione, come invece speravano lui e la sua famiglia. La storia è stata riportata da Tgr Trento e Skuola.net. Il ragazzo protagonista della vicenda è un diciottenne, che doveva iscriversi al quinto anno di scuola superiore. La madre, che ha effettuato, provandoci, l’iscrizione in ritardo, ha anche chiesto aiuto alla provincia di Trento che però ha ribadito che le scadenze si rispettano.
“Sarcasticamente mi hanno detto che mio figlio può accedere fuori provincia. Si stravolge la vita di un ragazzo, quando a quattro passi c’è la sua scuola”, ha detto la madre.
Se da una parte è vero che le scadenze vanno rispettate, dall’altra ci si chiede quanto sia corretto che un ritardo di 24 ore possa cancellare un intero anno di vita scolastica. L’assessora all’istruzione della Provincia di Trento, Francesca Gerosa, ha commentato: “A me spiace, evidentemente, però se ci sono delle scadenze, le scadenze devono essere rispettate, anche perché sono partiti tutti i test di simulazione con la prima prova scritta”.
Il ragazzo, che ha appena compiuto 18 anni, è distrutto emotivamente. “Non ha festeggiato”, ha detto la madre, “ancora abbiamo i palloncini attaccati”.
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