Con la circolare n. 14659 del 13 novembre scorso, il Miur ha reso noto le modalità di iscrizione alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2018/2019.
L’iscrizione, dunque, sarà possibile dalle ore 8 del 16 gennaio 2018 fino alle ore 20 del 6 febbraio 2018, ma già a partire dalle ore 9 del 9 gennaio 2018 sarà possibile accedere ed effettuare la registrazione al portale del sito del MIUR dedicato alle iscrizioni.
Fino al 1999 in Italia, i vaccini obbligatori, per essere ammessi a scuola, erano 4: anti-difterica; anti-tetanica; anti-poliomielitica; anti-epatite virale B .
Il mancato rispetto delle suddette 4 vaccinazioni obbligatorie prevedeva allora una sanzione pecuniaria per i genitori e la mancata accettazione del bambino da parte della scuola.
In questi ultimi 20 anni, sono tornate vecchie malattie ormai debellate, come il morbillo o la tubercolosi, che sono state causa di tanti casi che hanno portato anche al decesso.
Per questo motivo che il Governo ha messo a punto un decreto vaccini atto a limitare la diffusione di queste malattie infettive nel nostro paese.
Dal prossimo anno scolastico 2018-2019 per i certificati che saranno le Asl a fornire la documentazione.
Senza vaccini quindi, per legge, non si possono frequentare le lezioni: i bambini di nidi e materne vengono espulsi, i ragazzi della scuola dell’obbligo dalle elementari alle superiori rischiano invece una multa da 100 a 500 euro.
Il problema di questo primo anno di avvio della norma è tutto nella procedura che, in alcuni casi, ha creato non pochi problemi alle famiglie. Una giungla di date e appuntamenti da prendere, scadenze e liste d’attesa che non ha mancato di creare confusione tra le famiglie.
Il decreto fiscale, approvato dal Parlamento, specifica che gli istituti scolastici “non dovranno necessariamente acquisire ed esaminare la documentazione riguardante tutti i minori di 16 anni iscritti presso le stesse, ma potranno trasmettere all’azienda sanitaria locale territorialmente competente, entro il 10 marzo 2018, unicamente l’elenco degli iscritti per acquisire successivamente soltanto la documentazione comprovante la situazione vaccinale relativa ai minori segnalati dalle Asl perché non in regola con gli obblighi vaccinali”.
Non dovranno più essere i genitori a fornire i certificati, ma saranno gli istituti a inviare alle Asl l’elenco degli iscritti. Le stesse Asl riferiranno agli istituti i dati degli alunni inadempienti.
La semplificazione era prevista, per l’anno scolastico 2019-2020, ma l’emendamento al decreto fiscale, che ha superato l’esame del Garante della privacy, ha previsto che entri in funzione già a partire dal prossimo anno scolastico.
Una procedura da attivare, spiega l’emendamento “nelle sole regioni e province autonome presso le quali sono state già istituite anagrafi vaccinali”.
Le 10 vaccinazioni obbligatorie sono quelle contro poliomielite, tetano, difterite, epatite B, Haemophilus influenzae B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia e varicella.
Le prime sei saranno somministrate in formulazione esavalente, le altre quattro in tetravalente (morbillo, parotite, rosolia e varicella). A queste si aggiungono quattro vaccinazioni “offerte attivamente”, ossia fortemente raccomandate, contro meningococco B, meningococco C, pneumococco e rotavirus.
I vaccini sono inclusi nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) e possono essere prenotati gratuitamente presso le farmacie convenzionate aperte al pubblico e attraverso il Cup (Centro unificato di prenotazione).
Sono esonerati dall’obbligo di vaccinazione i bambini che hanno già contratto la malattia e ne sono pertanto immuni; i bambini che si trovano in specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta.
MIUR AOODGOSV REGISTRO UFFICIALEU 0014659 13 11 2017
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