Tra poco più di dieci giorni scadrà il termine di presentazione delle istanze on line per iscrivere gli studenti alle classi prime della scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado. Per la precisione la scadenza è fissata alle ore 20:00 del 31 gennaio 2020. A proposito di iscrizioni 2020/2021 incuriosisce e non poco, soprattutto agli addetti ai lavori, uno strano avviso fatto da un Dirigente Scolastico di un Istituto Comprensivo di Reggio Calabria.
Il Dirigente scolastico con protocollo del 17 gennaio 2020 pubblica, a caratteri cubitali, un avviso riguardante le iscrizioni 2020/2021 della scuola primaria. In tale avviso è scritto: ” Si porta a conoscenza che in data odierna sono stati esauriti i posti disponibili per le iscrizioni alla classe prima per l’anno scolastico 2020/2021, tempo scuola a 30 ore e a 40 ore settimanali sia nel plesso “XXXXX” si nel plesso “YYYYY”. Quanto scritto è per dovere d’ufficio.
Si tratta di un avviso pubblico particolare che non ha mancato di suscitare proteste da parte di altri Dirigenti scolastici del medesimo territorio. Bisogna sapere che le iscrizioni alla classe prima della primaria, come per altro anche negli altri ordini di scuola, non sono domande a sportello, ovvero vengono accolte prioritariamente sulla base di chi per prima le presenta. Per cui chi volesse presentare domanda nell’Istituto Comprensivo in questione, lo potrebbe fare tranquillamente anche se i posti sono esauriti, perché magari ha maggiori requisiti di alunni che già hanno presentato la domanda di iscrizione. Bisogna anche specificare che il Dirigente scolastico non ha il potere di bloccare le iscrizioni o di orientarle in altre scuole.
Se gli iscritti risulteranno in numero maggiore della capienza massima che i locali dei plessi possono accogliere, significherà che la selezione di chi resterà iscritto in tale Istituto Comprensivo sarà effettuata sulla base dei criteri stabiliti precedentemente dal Consiglio di Istituto della scuola. Il dovere d’ufficio non è avvisare pubblicamente dell’esaurimento dei posti, mentre ancora le famiglie devono scegliere dove iscrivere i bambini, ma piuttosto è un dovere normativo approvare i criteri per la selezione degli studenti che dovranno trovare altra collocazione.
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