Quasi il 60%, per l’esattezza il 57,8% dei nuovi iscritti alle scuole superiori per il prossimo anno scolastico, ha scelto i Licei, confermando così il trend degli anni passati. A seguire gli Istituti tecnici, con il 30,3% delle iscrizioni, e i Professionali, scelti dall’11,9% delle ragazze e dei ragazzi.
Questi sono i primi dati diffusi in mattinata dal Ministero dell’Istruzione, dopo la chiusura delle iscrizioni on-line, ieri sera alle ore 20.
Nel dettaglio, ha scelto il Classico il 6,5% delle ragazze e dei ragazzi (il 6,7% un anno fa). Ancora in crescita l’interesse per gli indirizzi del Liceo scientifico, che passano dal 26,2% delle preferenze di un anno fa al 26,9% di quest’anno. In particolare, ha scelto lo Scientifico tradizionale il 15,1% dei ragazzi (un anno fa era il 15,5%), il 10% ha scelto l’opzione Scienze applicate, che è in crescita (l’8,9% l’anno scorso), confermata la scelta delle sezioni dello Scientifico a indirizzo Sportivo da parte dell’1,8% delle studentesse e degli studenti.
Il Linguistico scende dall’8,8% all’8,4% delle scelte. Cresce l’Artistico, dal 4,4% al 5,1%. In aumento anche l’interesse per il Liceo delle Scienze umane, dall’8,7 al 9,7% delle preferenze. In particolare, l’indirizzo tradizionale sale dal 6% al 6,5%, l’opzione Economico-Sociale sale dal 2,7% al 3,2%. Stabile il dato per i Licei ad indirizzo Europeo e internazionale (0,5%). I Licei musicali e coreutici scendono dall’1% allo 0,7%.
Vanno comunque bene i Tecnici, scelti dal 30,3% delle studentesse e degli studenti (il 30,8% un anno fa). Il settore Economico scende al 10% dall’11,2%, cresce il Tecnologico, dal 19,6% al 20,3%.
Gli Istituti professionali segnano, invece, un calo dal 12,9% all’11,9% delle scelte.
È ancora il Lazio la Regione con il maggior interesse per i Licei, con il 71,2%. Seguono Campania (64,3%), Abruzzo (63,9%), Sicilia (63,8%). Veneto ed Emilia Romagna si confermano le Regioni con meno adesioni per gli indirizzi liceali, entrambe al 48,2%.
Una conferma anche per il Veneto, come Regione con più adesioni per i Tecnici: 38%. Seguono Lombardia (36,2%), Emilia Romagna (36%), Friuli Venezia Giulia (35,7%). L’Emilia Romagna è ancora la prima Regione nella scelta dei Professionali (15,8%), seguita da Veneto (13,8%), Basilicata (13,7%), Toscana (13,5%).
Il Ministero diffonde anche i dati riferiti alla compilazione on-line della domanda.
L’83,7%degli utenti ha effettuato autonomamente l’iscrizione online, senza passare dall’intermediazione della scuola. Un dato in forte crescita rispetto all’anno scorso, quando erano il 69,4%.
Il picco maggiore di coloro che hanno gestito in autonomia la domanda si registra in Friuli Venezia Giulia (94,6%).
Seguono Veneto (93,2%), Lombardia (92,2%) e Sardegna (92,1%).
Le Regioni in cui si è registrata una maggiore intermediazione da parte delle scuole sono Puglia (37,5%), Campania (36,2%), Sicilia (33,2%) e Calabria (33,1%).
Triplicato (+270%) il numero di utenti che ha effettuato le iscrizioni online attraverso l’identità digitale unica, lo SPID, che consentiva un accesso diretto al sistema senza registrazione. Sono 512.093, il 37% sul totale, rispetto al 10% di un anno fa.
Quasi due terzi delle iscrizioni online sono state inoltrate utilizzando un pc; il 35% delle famiglie lo ha fatto da mobile, il 3% da tablet.
Alto anche l’apprezzamento verso il servizio. Il 93,8% degli utenti, dato in crescita, ritiene vantaggiosa, in termini di risparmio di tempo, l’iscrizione online. Il 92% ritiene semplice la procedura, dalla fase di registrazione a quella di inoltro della domanda. Oltre 248 mila utenti sono stati supportati durante la compilazione dall’Assistente virtuale “iolly”, messo a disposizione sulla piattaforma per le iscrizioni.
Infine, un dato riguardante la sucola primaria: cresce la domanda di tempo pieno (per un totale di 40 ore settimanali): a richiederlo è il 46,1% delle famiglie rispetto al 45,8% di un anno fa.
Tra le Regioni con le più alte percentuali di scelta ci sono Lazio (64,1%), Piemonte (62,5%), Emilia Romagna (60,7%). La percentuale più bassa si registra in Sicilia (14,8%), Molise (15,3%), Puglia (21,4%).
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