Iscrizioni alla secondaria di II grado: crescono i Tecnici, flettono i Professionali
Dopo la campagna di sensibilizzazione sull’importanza degli istituti tecnici e professionali condotta dal Ministero in quest’anno 2010 diversi e contrastanti sono stati i risultati ottenuti relativi alle iscrizioni per il prossimo anno scolastico. Crescono i Tecnici e diminuiscono i Professionali.
I 580.622 studenti (esclusi quelli della Valle d’Aosta e del Trentino) che lasciano la scuola secondaria di primo grado hanno scelto per circa il 50 per cento i licei: preferito quello scientifico (18,4%) seguito dal classico (7,1%). Quest’ultimo in aumento (l’anno scorso la percentuale è stata del 6,9).
Crescono pure i licei di ambito tecnologico e scientifico. I giovani hanno optato per il liceo scientifico con indirizzo Scienze applicate (5,5%) e il ramo tecnologico degli istituti tecnici (18,2%). Nel complesso, si registra una crescita del 3,1 % rispetto alle iscrizioni dello scorso anno.
In diminuzione sono, invece, gli istituti professionali, passano dal 22,1 per cento dell’anno scorso al 18,7 del prossimo.
“Nel quadro complessivo della riforma della scuola secondaria, l’istruzione tecnica e professionale risulta caratterizzata dall’obiettivo di fornire agli studenti una solida preparazione culturale e le competenze per un immediato inserimento nel mondo del lavoro.
Nel rilancio degli Istituti tecnici assume fondamentale rilievo la visione di una stretta collaborazione con il mondo delle imprese, che ricorrono ai diplomati tecnici per coprire diverse figure professionali; i nuovi Istituti professionali si caratterizzano, invece, come risposta alla domanda professionale emergente a livello settoriale e territoriale, soprattutto nell’ambito dei servizi”.
Questo è quanto sottolineato dal Ministero ma un altro intervento, effettuato da Unioncamere attraverso un proprio monitoraggio nell’ambito del Sistema Informativo Excelsior 2010, relativo al fabbisogno delle imprese, fa emergere che nel 2010 “alcune figure professionali, fra cui “Contabile e assimilati”, non trovano sufficiente risposta alla richiesta proveniente dalle imprese; nonostante ciò l’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing” degli Istituti tecnici e l’indirizzo “Servizi commerciali” degli Istituti professionali segnalano delle significative flessioni degli iscritti. Anche la domanda di diplomati tecnico-professionali da parte delle imprese è aumentata per le figure professionali dei tecnici meccanici, che rappresentano in assoluto quelle con la maggiore difficoltà di reperimento (49,3%), e degli elettrotecnici (48,2%)”.
Unioncamere, sottolinea, inoltre che “altrettanto problematica è la ricerca di tecnici informatici, elettronici, chimici, biologi e tecnici delle biotecnologie. Non sfugge a questo disallineamento tra domanda e offerta neanche il settore tessile – abbigliamento – moda dove la richiesta di figure tecniche, forte nonostante la concorrenza internazionale, non trova adeguata risposta”.