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Iscrizioni: è bagarre generale

La circolare sulle iscrizioni scatena la bagarre nella maggioranza di Governo ma fa emergere problemi e contraddizioni anche fra le forze di opposizione.
In queste ore sta già circolando la voce che potrebbe esserci una circolare-bis che proroga di 15 giorni i termini per la presentazione dele domande di iscrizione da parte delle famiglie.
Che il provvedimento ministeriale (peraltro ansiosamente atteso da almeno qualche settimana) avrebbe accentuato problemi aperti da tempo lo si era intuito già nei giorni scorsi: il ritardo stesso nella emanazione della circolare era un indicatore delle mediazioni necessarie.
Ma il colpo di scena si è avuto nel pomeriggio di martedì 13 quando l’onorevole Angela Napoli di Alleanza Nazionale, componente della Commissione Istruzione e Cultura del Senato, faceva sapere di aver rassegnato le dimissioni dalla Commissione stessa.
La motivazione ufficiale è a dir poco esplosiva: il Ministro – dichiara alla stampa il parlamentare di AN – non ha nessun rispetto del Parlamento tanto che firma una circolare che contiene anticipazioni rispetto a decisioni che dovrebbero essere prese dalle Commissioni che proprio in questi giorni stanno lavorando per licenziare il testo definitivo del decreto applicativo sul primo ciclo del sistema di istruzione.
Al tempo stesso Cgilscuola esce con un comunicato durissimo sulla circolare che viene definita addirittura "illegittima".
E così le dichiarazioni del sindacato di Panini aprono virtualmente un contenzioso con l’Anci, l’Associazione dei Comuni Italiani, assai vicina alle posizioni della minoranza parlamentare.
L’Anci infatti è l’artefice delle più significative modifiche al decreto sul primo ciclo (quelle, per intenderci, che salvaguardano le 40 ore settimanali del tempo scuola e i livelli degli organici per il 2004/2005) e non può che apprezzare la circolare che riconosce all’Anci stesso la facoltà di dire una parola pressochè definitiva sulle iscrizioni nella scuola dell’infanzia: i bambini nati nel periodo gennaio/febbraio 2002 potranno infatti essere accolti solo a seguito di specifici accordi fra Anci e Direzioni scolastiche regionali.
Intanto poche ore dopo la presentazione delle dimissioni, Angela Napoli fa sapere di aver cambiato idea ed è anche facile capirne i motivi; nelle stesse ore infatti il Ministro rassicura le forze della maggioranza sul suo personale interessamento per l’iter parlamentare della proposta di legge sullo stato giuridico degli insegnanti che sembra essere il vero oggetto del contendere; non dimentichiamo infatti che già alcune settimane fa Angela Napoli aveva presentato una interrogazione parlamentare per sapere come mai su alcune questioni fondamentali il Ministro si stia muovendo in direzione esattamente contraria a quella indicata dal disegno di legge.

Reginaldo Palermo

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