Categorie: Alunni

Iscrizioni, l’Alberghiero è in calo: però non è crisi

Anche l’istituto superiore Alberghiero è in flessione di iscritti: dopo 5-6 anni di continua ascesa, queste scuole registrano per la prima volta un calo delle iscrizioni.

Sono passate dalle 46.600 del 2015/16 a 42.000 dell’anno in corso: il calo è considerato fisiologico e per certi versi positivo dagli operatori, secondo quanto emerso in un convegno nell’ambito di Food and Book, Festival del libro e della cultura gastronomica conclusosi il 16 ottobre a Montecatini Terme (Pistoia).

L’interesse complessivo per il settore formativo, comunque, rimane alto. In Italia sono attivi circa 100 istituti alberghieri, ai quali si aggiungono altrettanti istituti superiori con indirizzo enogastronomico.

“Il problema – ha detto Giorgio Rembado, presidente di Anp, Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola – non è tanto il numero degli iscritti, quanto la possibilità di garantirne l’inserimento nel mercato del lavoro, contribuendo positivamente allo sviluppo e alla qualificazione della ristorazione italiana, che ovviamente non è solo l’alta ristorazione”.

“Da questo punto di vista – per Rembado – l’alternanza scuola-lavoro rappresenta uno dei punti qualificanti del provvedimento legislativo della Buona Scuola. Come tutte le novità, è necessario un periodo di rodaggio per migliorarne le modalità di attuazione, eliminando gli ostacoli che non consentono ancora di esprimere tutte le potenzialità presenti nella legge”.

“Il rapporto della scuola con il mondo del lavoro – secondo Marilena Ferri, responsabile risorse umane di Autogrill per l’Europa e relatore al convegno di Montecatini – è fondamentale. In altri Paesi dell’Unione europea in cui operiamo l’alternanza scuola lavoro sta dando dei risultati straordinari e crediamo che anche in Italia possa favorire la qualità della formazione e di conseguenza l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro”.

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Alessandro Giuliani

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