Si sono chiuse, alle ore 20.00 del 6 febbraio, le iscrizioni on line alle classi prime di ogni ordine e grado del prossimo anno scolastico.
L’apertura del sistema telematico ministeriale era avvenuta alle ore 8.00 del 16 gennaio scorso (la possibilità di registrarsi e ottenere le necessarie credenziali da una settimana prima).
Sono interessati alla procedura tra un milione e mezzo e due milioni di alunni: 600mila circa per iscriversi al primo anno della primaria, altrettanti alla secondaria di primo grado (la scuola media) e alla secondaria di secondo grado (le superiori).
Ricordiamo che le possibilità di essere soddisfatti nella domanda presentata non sono legate al fattore temporale: che ha inoltrato prima la sua candidatura ha le stesse possibilità di chi l’ha presentata l’ultimo giorno utile. Quello che conta è la graduatoria che si verrà a formulare in ogni istituto scolastico, sulla base dei criteri stabiliti in Consiglio d’Istituto.
I quali devono comunque “rispondere a principi di ragionevolezza”, ha fatto sapere il Miur nella circolare sulle iscrizioni, come, ad esempio, quello della vicinanza della residenza dell’alunno alla scuola o quello costituito da particolari impegni lavorativi dei genitori. Da evitare – dicono sempre dal ministero dell’Istruzione – il ricorso a test di valutazione come metodo di selezione delle domande e adottare solo come estrema ratio l’estrazione a sorte. Anche gli alunni stranieri sprovvisti di codice fiscale hanno potuto fare l’iscrizione on line. Una funzione di sistema, infatti, ha consentito la creazione di un “codice provvisorio” che, appena possibile, l’istituzione scolastica sostituirà con il codice fiscale definitivo”.
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I ragazzi delle zone terremotate e colpite dal maltempo, nel Centro Italia (diversi comuni di Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche) avranno però qualche settimana di tempo i più, perché il Miur ha attivato, solo per loro, una “finestra” dal 13 febbraio al 7 marzo. Per le stesse zone è stata prevista una deroga sui giorni di frequenza minima (200) richiesti agli studenti per poter essere ammessi agli scrutini finali.
Va ricordato, comunque, che la scelta fatta in questi giorni da famiglie e alunni non è necessariamente definitiva: qualora dovessero rivedere la scuola indicata on line, possono infatti sempre recarsi di personale nella scuola dove è stata accordata l’iscrizione e chiedere (motivandolo) il cosiddetto “nulla osta”. Al fine di optare per la nuova scuola. Vale la pena sottolineare che il ripensamento in questa fase è decisamente più proficuo di quello fatto a ridosso del nuovo anno o, peggio ancora, a lezioni avviate.
Una “coda” è infine anche prevista per i ragazzi dei Cfp, i centri di formazione professionale, che terminano il loro percorso formativo triennale: hanno facoltà, infatti, di chiedere ancora l’accesso (al quarto anno della scuola superiore statale) tramite domanda cartacea.
Per loro, tuttavia, l’iscrizione non sarà automatica: quasi sempre dovranno superare una verifica delle competenze minime richieste da ogni singolo istituto. Il quale ha anche stabilito, internamente, attraverso i suoi organi collegiali, la scadenza di queste domande (comunque attorno alla fine di febbraio, al massimo la metà di marzo).
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