Categorie: Alunni

Iscrizioni on line, come stanno le cose?

Il ministro snocciola numeri più che positivi, ma gli intoppi digitali non sembrerebbero legati fatti isolati: le connessioni difficoltose sono state riscontrate in Calabria: “il sistema faceva le bizze e mi scollegava spesso ed era molto lento nell’accesso e una volta riuscito ad entrare molto lento nell’acquisire dati”, ha scritto Lucio Ficara. E problemi simili si sono riscontrati anche in altre regioni. Come in Piemonte. Dove, a detta di Claudia Porchietto, assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale “non si riesce a effettuare l’iscrizione on line per le scuole medie inferiori e superiori presso il sito del ministero all’Istruzione”. Sul suo account di Facebook, Porchietto sostiene che sarebbero molte le adesioni di cittadini piemontesi che hanno riscontrato la stessa difficoltà. L’assessore aveva già denunciato “l’inefficienza del ministero a predisporre l’accesso internet per l’iscrizione alle scuole professionali”.

Eppure, per voce del sito internet Skuola.net si tratterebbe di casi isolati: dopo aver svolto un confronto sui dati in archivio, il portale specializzato ha fatto sapere che rispetto alla prima giornata di iscrizioni on line dell’anno scorso, le domande già inoltrate alle scuole risultano essere più che raddoppiate in questa tornata. Lo scorso anno le domande registrate alla fine della prima giornata furono, infatti, circa 25.000 a fronte delle 60.000 di oggi. Numeri, del resto, messi bene in evidenza anche dal ministro Carrozza. “Il risultato dimostra che c’e’ stato un passo avanti tecnologico sia da parte del ministero sia da parte dell’utenza” osserva il responsabile di Skuola.net, Daniele Grassucci, ricordando che non è necessario affrettarsi a fare l’iscrizione perché arrivare prima non da’ priorità nella scelta.

In serata, il Miur ha inviato una nota a dirigenti scolastici, AT e Usr nella quale ricorda che “come lo scorso anno”, le scuole sono tenute “ad effettuare le iscrizioni per conto di quelle famiglie che non dispongono della strumentazione informatica necessaria”.

Alessandro Giuliani

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