Si sono chiuse ieri le iscrizioni all’anno scolastico 2023/2024 e sono già emersi i primi dati, forniti dal ministero dell’Istruzione e del Merito, relativi alle preferenze di studenti e famiglie sulla scuola superiore da frequentare.
La sottosegretaria all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti (FdI) li ha commentati con amarezza in un comunicato stampa, riferendosi soprattutto all’evidente calo di iscritti al liceo classico, nonostante in generale i ragazzi abbiano preferito di gran lunga iscriversi ad un liceo piuttosto che ad un istituto tecnico.
“Analizzando i dati delle iscrizioni dei ragazzi di terza media per il prossimo anno scolastico 2023/2024, preoccupa il calo di iscrizioni ai licei classici, che passano dal 6,2 al 5,8, nonostante la scelta del liceo in generale continui ad aumentare”, ha esordito.
Secondo la Frassinetti questa tendenza andrebbe invertita agendo sui programmi scolastici: “Credo sia necessario attivarsi per far comprendere che lo studio delle lingue classiche induce lo studente a stimolare la logica, così come un problema di matematica, e che sia necessario ridare il giusto spazio allo studio della storia antica, fin dalle scuole primarie”, ha continuato.
Bisogna davvero prediligere studi umanistici o tecnici?
“Esistono alcune correnti di pensiero che, con una sottile strategia, tendono a sminuire l’importanza della cultura classica, definendola inutile e superata. Va invece rilanciata l’importanza degli studi umanistici, vero e proprio pilastro della nostra cultura e delle nostre tradizioni”, ha concluso Frassinetti.
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara sembra starsi concentrando, invece, più sul versante della formazione tecnica: più volte il leghista è intervenuto sottolineando questo aspetto, ad esempio parlando degli studi matematici che, a suo avviso, dovrebbero diventare più concreti.
I dati sulla scelta dei licei
I Licei continuano a essere preferiti da oltre la metà delle studentesse e degli studenti che devono effettuare la scelta della Secondaria di II grado, con il 57,1% delle iscrizioni rispetto al 56,6% di un anno fa. Il Classico viene scelto dal 5,8% (un anno fa era al 6,2%). Il 26,1% opta per i Licei scientifici (26% un anno fa). In questo ambito, lo Scientifico tradizionale raccoglie il 14,1% delle preferenze (rispetto al 14% del 2022/2023). Il Linguistico sale dal 7,4% al 7,7%. Cresce il Liceo delle Scienze Umane, dal 10,3% all’11,2%. L’Artistico passa dal 5,5% al 4,9%. I Licei ad indirizzo Europeo ed Internazionale vengono scelti dallo 0,4% (0,5% un anno fa), i Licei Musicali e Coreutici passano dallo 0,7% allo 0,9%.