Attualità

Iscrizioni scuola 2023, sale l’interesse per il liceo “spuntato” (senza latino) e il tempo pieno alla primaria (dal Lazio in su) – IL PUNTO

Anche sulle iscrizioni alle prime classi dell’a.s. 2023/2024 studenti e famiglie confermano le tendenze degli ultimi anni: analizzando i primi indicativi dati ministeriali, suddivisi per scuole e Regioni, emerge che tra gli alunni della secondaria di secondo grado rimane davvero molto alto l’interesse per il Liceo, cresciuto di un ulteriore mezzo punto percentuale (dal 56,6% di un anno fa all’attuale 57,1%).

L’esempio del Lazio: il 70% al Liceo!

Il Lazio si conferma il territorio numero uno sulla scelta del Liceo, preferito nella Regione ormai quasi nel 70% dei casi, con larghissima prevalenza per lo Scientifico, al quale si iscrive uno studente su tre che termina le scuole medie. Un altro dato in decisa crescita è quello che riguarda la scelta del Liceo senza la disciplina del latino: oltre il 10% opta per quello che non pochi definiscono il Liceo “spuntato” (Scienze applicate e Sportivo), perché privo di una delle discipline che per decenni lo hanno connaturato.

Va anche sottolineato che le uniche Regioni dove il liceo va sotto la metà delle preferenze complessive sono Emilia Romagna e Veneto (scelto “solo” nel 46%-47% dei casi), che sono poi anche i territori, assieme al Friuli Venezia Giulia, dove l’interesse per gli istituti Tecnici è più alto, arrivando attorno al 37%-38%.  

Non si arresta nemmeno nel 2023, poi, la parabola discendente degli istituti Professionali, che oramai si collocano appena sopra il 12% delle preferenze.

Tempo pieno sempre a macchia di leopardo

Un altro andamento molto interessante è quello della scelta del tempo pieno alla primaria: il Lazio, anche in questo caso, è al primo posto, con addirittura il 67,5 % delle famiglie che hanno richiesto le 40 ore di scuola settimanale per i propri figli. Abbondantemente sopra il 60% sono risultate le richieste, sempre per la massima soglia oraria alla primaria, registrate in Emilia Romagna, Piemonte, Liguria e Toscana: le stesse Regioni, assieme alla Basilicata, dove è più bassa la volontà di lasciare a scuola i figli per appena 27 ore a settimana.

Di contro, Sicilia e Molise si confermano i territori con meno interesse a fare rimanere i bambini nelle classi anche il pomeriggio: basta dire che solo il 16%-17% fa richiesta del tempo pieno di 40 ore settimanali. Con il 63%-64% Sicilia e Molise primeggiano, invece, rispettivamente per la scelta di 27 ore e 30 ore settimanali di lezioni frontali.

Va segnalato, infine, che la Regione Piemonte primeggia anche per la richiesta di tempo pieno scolastico alle medie.

Alessandro Giuliani

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