Come abbiamo scritto, dallo scorso 18 gennaio è attiva sulla piattaforma UNICA la sezione dedicata alle iscrizioni al prossimo anno scolastico.
Quest’anno la trasmissione delle domande dovrà essere effettuata all’interno del nuovo portale, raggiungibile all’indirizzo https://unica.istruzione.gov.it/it, punto di accesso unico per usufruire dei principali servizi e strumenti del Ministero.
Da quest’anno sarà possibile iscriversi ai percorsi della nuova filiera tecnologico-professionale 4+2, ai quali il ministero dell’Istruzione e del Merito ha dedicato una campagna promozionale che include un video dedicato.
“I nuovi percorsi prevedono più didattica laboratoriale, formazione in collaborazione con le aziende, esperienze pratiche, contatti diretti con il mondo produttivo. Lo studio delle discipline STEM e delle lingue straniere in chiave professionale viene potenziato. La preparazione viene rafforzata con più docenti a disposizione degli studenti. Insomma, con la nuova filiera aumentano le opportunità di entrare prima e meglio nel mondo del lavoro”, fanno sapere da Viale Trastevere.
La riforma riduce da cinque quattro anni il percorso di studi, al termine del quale gli studenti possono scegliere di accedere agli ITS (2 anni), in una filiera organica, ma anche all’università o direttamente al mondo del lavoro.
La riforma del sistema scolastico riguardante gli istituti tecnici e professionali si pone l’obiettivo di “garantire una solida preparazione nelle materie di base, andando a recuperare i gap registrati in italiano, matematica e inglese, e una maggiore preparazione nelle materie specialistiche, utilizzando una grande flessibilità didattica”. In questo senso sono previsti programmi nuovi, senza comprimere quelli esistenti.
L’organico dei docenti dei cinque anni sarà impegnato sull’offerta formativa dei quattro anni senza nessuna riduzione, al fine di garantire la qualità della formazione, inoltre sarà incrementata l’alternanza scuola-lavoro, al fine di essere rapidamente inseriti in settori molto qualificati.
Un aspetto innovativo della riforma prevede la possibilità di utilizzare dei docenti esterni provenienti dalle imprese al fine di dare una preparazione quanto più tecnica possibile e rispondente alle esigenze specifiche del mondo industriale.
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