Il Piano di Miglioramento annuale 2023-2024 all’interno del Piano Triennale dell’Offerta Formativa quest’anno deve indicare le azioni dedicate rafforzare nei curricoli di ogni ordine e grado lo sviluppo delle competenze matematico-scientifico-tecnologiche e digitali e l’apprendimento delle discipline STEM, anche attraverso metodologie didattiche innovative. Questo è quello che indicano le Linee Guida, emanate con la legge 197/2022. VAI AL CORSO
Le scuole hanno tempo per la revisione del Ptof fino all’apertura delle iscrizioni, che è stata fissata per il 18 gennaio 2024.
L’altra novità riguarda la formazione del personale scolastico alla transizione digitale. La linea di investimento 2.1 Didattica digitale integrata e formazione alla transizione digitale per il personale scolastico della Missione 4 – Componente 1 – del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede la creazione di un sistema multidimensionale per la formazione continua dei docenti e del personale scolastico per la transizione digitale, con il coordinamento del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
I Percorsi di formazione sulla transizione digitale potranno essere erogati in presenza, on line o in forma ibrida, in coerenza con i quadri di riferimento europei per le competenze digitali DigCompEdu e DigComp 2.2, con il rilascio finale di una specifica attestazione.
La piattaforma per la progettazione è stata aperta il giorno 14 dicembre 2023 e rimarrà attiva fino alle ore 15.00 del giorno 29 febbraio 2024.
Ancora oggi, nonostante si sia unanimemente consapevoli del ruolo fondamentale che le discipline STEM ricoprono nel sistema di istruzione e formazione, esse sono spesso percepite dagli studenti come un blocco curriculare a parte, un blocco di discipline astratto, ostico, lontano dal mondo esperienziale, persino, talvolta inutile, rispetto alle discipline umanistiche che sono considerate parte della cultura generale diffusa.
Pertanto già da alcuni anni, in maniera sempre più pressante, la scuola viene invitata a rafforzare nei curricoli di ogni ordine e grado, a partire dalla scuola dell’infanzia, lo sviluppo delle competenze matematico-scientifico-tecnologiche e digitali, con l’obiettivo di incentivare le iscrizioni, in particolare delle studentesse, ai curricoli STEM terziari, di eliminare le disparità di genere, di garantire che le nuove generazioni acquisiscano sufficienti e consolidate competenze di base linguistiche e logico-matematiche.
La consapevolezza sempre più diffusa del contributo fondamentale delle discipline scientifiche per una lettura e comprensione della complessità del mondo attuale, per la risoluzione di problemi in maniera non unidirezionale e per lo sviluppo del pensiero logico e computazionale rendono necessaria e non più rinviabile una svolta nelle modalità di insegnamento. Infatti per eliminare, o almeno ridurre notevolmente, la “disaffezione” degli studenti e, in particolare, delle studentesse alle discipline scientifiche non basta valorizzarne il significato e il ruolo nella vita di ciascuno di noi, ma occorre avvalersi di un metodo di insegnamento nuovo, che arricchisca le lezioni frontali con un approccio laboratoriale e cooperativo, susciti l’interesse, il coinvolgimento, la “curiosità” degli studenti e valorizzi la loro creatività.
Le Linee Guida per le discipline STEM, prendendo spunto dalle indicazioni Nazionali per il primo e il secondo ciclo e dalle Linee Guida per gli Istituti Tecnici e Professionali, offrono indicazioni per un approccio integrato all’insegnamento delle discipline scientifiche, pur non trattandole unitariamente: è quindi decisiva una nuova alleanza fra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia, dal momento che le discipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chiavi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione.
Il Documento invita le scuole a utilizzare tutte le possibilità offerte dalla flessibilità riconosciuta dall’autonomia nell’organizzazione degli spazi, dei tempi e dei gruppi, nella predisposizione e nell’utilizzo di efficaci ambienti di apprendimento e nella gestione dell’organico dell’autonomia.
Indica, inoltre, alcune metodologie didattiche innovative che possono motivare gli studenti perché valorizzano il loro protagonismo, privilegiano il lavoro di gruppo e potenziano l’interdipendenza positiva, ma soprattutto coniugano felicemente la teoria e la pratica, realizzando il giusto equilibrio tra astrazione e applicazione.
Viene anche sottolineata l’importanza dell’Informatica come disciplina trasversale che può integrarsi nel curricolo. L’inclusione delle competenze connesse al coding, al pensiero computazionale e all’informatica nel percorso educativo può preparare gli studenti alle sfide e alle opportunità offerte dal mercato del lavoro digitale.
Infine le Linee Guida puntualizzano l’importanza di un corretto e consapevole utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (IA) che può migliorare l’efficacia dell’insegnamento e dell’apprendimento consentendo agli studenti di accedere a varie opportunità formative, quali la personalizzazione dell’apprendimento e l’ampliamento dell’accesso all’istruzione, soprattutto in contesti in cui le risorse sono limitate.
Il progetto di formazione può essere articolato in ogni scuola in modo flessibile, a seconda dell’analisi dei fabbisogni dello specifico contesto scolastico, e punta a personalizzare lo sviluppo professionale del personale scolastico.
Esso, infatti, può comprendere percorsi rivolti a un numero più o meno ampio di unità di personale e laboratori di formazione sul campo rivolti anche a gruppi più piccoli con l’obiettivo di potenziare l’apprendimento dell’uso di metodi, tecniche e strumenti utili a rendere interessanti e coinvolgenti le discipline scientifiche e di creare una Comunità di pratiche per l’apprendimento con il compito di promuovere la ricerca, la produzione, la condivisione, lo scambio dei contenuti didattici digitali, delle strategie, delle metodologie e delle pratiche innovative di transizione digitale all’interno della scuola, sia di tipo didattico (docenti) sia di tipo organizzativo-amministrativo (dirigenti, DSGA, personale ATA), ma anche l’apprendimento tra pari (peer learning), lo sviluppo professionale continuo, l’aggiornamento dei docenti e del personale amministrativo con la progettazione e la gestione di programmi mirati, lo sviluppo, infine, di un curricolo scolastico orientato alle competenze digitali.
Tutte le azioni formative devono essere avviate tempestivamente fin dall’anno scolastico 2023- 2024 e concluse con relativa certificazione di completamento entro il 30 settembre 2025, al fine consentire il raggiungimento dei target della linea di investimento.
Su questi argomenti il corso Le discipline Stem nella revisione del PTOF, in programma dal 9 gennaio, a cura di Anna Maria Di Falco.
La Tecnica della Scuola, oltre a webinar, percorsi in e-learning, certificazioni e corsi rivolti alle scuole organizza corsi di preparazione ai concorsi come il corso di preparazione al concorso Ds di 30 ore articolato in 8 moduli che affronta in modo esaustivo gli argomenti del programma dell’esame, destinato a docenti, aspiranti dirigenti e dirigenti in servizio.
Educare alle competenze sociali scuola
Costruire immagini con l’intelligenza artificiale generativa
Gestione dei problemi comportamentali
Progettare percorsi didattici con l’intelligenza artificiale generativa
Utilizzo di bard in Google Workspace
Utilizzo del copilot in Windows
Come affrontare i quesiti della prova scritta
Strategie per creare ambienti di apprendimento accoglienti ed efficaci
I patti educativi di comunità, conosciamoli fondo
Disforia di genere: non riconoscersi nel proprio corpo
Attività Steam con carta, cartone e coding
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Utilizzare le prove Invalsi di matematica per una didattica più efficace
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