Inoltrare per primi la domanda di iscrizione all’a.s. 2025/26 non dà priorità di accoglimento da parte della scuola. Spesso le famiglie infatti si affrettano a trasmettere l’istanza, nella convinzione che chi arriva prima abbia la precedenza rispetto a chi invia la domanda l’ultimo giorno utile (che quest’anno è il 31 gennaio 2025). Ma non è affatto così.
Anche quest’anno il Ministero chiarisce questo aspetto, attraverso un’apposita faq:
È vero che le domande di iscrizione vengono accolte in base all’ordine di presentazione? Che succede se presento la domanda l’ultimo giorno utile?
Le domande, in qualsiasi momento pervengano, purché tra l’8 gennaio e il 31 gennaio 2025 saranno trattate indipendentemente dall’ordine di arrivo. Infatti, nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, i criteri di precedenza sono deliberati dai Consigli di istituto e devono rispondere a principi di ragionevolezza. È da escludere tra questi l’ordine di arrivo delle domande di iscrizione.
Criteri di precedenza in caso di richieste superiori ai posti disponibili
Se le richieste di iscrizione superano la disponibilità, la scuola deve definire criteri di priorità. Tali criteri sono deliberati dal Consiglio di istituto e devono essere resi pubblici attraverso affissione all’albo, pubblicazione sul sito web della scuola e inseriti nella sezione apposita del modulo di iscrizione online, se previsto.
Principi guida per i criteri di precedenza
I criteri di precedenza stabiliti dalle scuole devono rispettare principi di ragionevolezza, come:
- vicinanza della residenza dell’alunno/studente alla scuola
- esigenze lavorative dei genitori.
Non può viceversa essere data priorità alle domande di iscrizione in ragione della data di invio delle stesse. Si ritiene sia da evitare, quale criterio di precedenza, l’esito di eventuali test di valutazione. L’estrazione a sorte costituisce l’extrema ratio.
Priorità per alunni già iscritti nell’istituto comprensivo
Gli studenti provenienti dalle scuole primarie dello stesso istituto comprensivo hanno priorità nell’accesso alla scuola secondaria di primo grado rispetto agli studenti di altre scuole. È necessario includere esplicitamente questa regola nei criteri di precedenza deliberati dal Consiglio di istituto.