Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, all’indomani della pubblicazione dei dati relativi alle iscrizioni 2024/2025, ha rilasciato un’intervista a Il Gazzettino di Venezia in cui ha parlato delle novità in merito alle iscrizioni, soprattutto sulla riforma del 4+2.
Ecco le sue parole: “Il risultato è al di là delle nostre aspettative. Pensavamo di avere un migliaio di iscritti sulla formula dei quattro anni più due, che come è noto è una sperimentazione. Abbiamo avuto 1669 richieste, un risultato importante del quale sono grato alle scuole che si sono candidate e alle famiglie che ci hanno creduto. Per valutare questo risultato le fornisco un dato: i nuovi quadriennali di filiera sono stati scelti dallo 0,72% e dallo 0,96% di quanti hanno fatto rispettivamente iscrizione all’istruzione tecnica e a quella professionale. La sperimentazione Bianchi del diploma in 4 anni, decisa nel 2021, ha avuto per i tecnici lo scorso anno 0.41% delle iscrizioni, lo 0,18 per i professionali, mentre l’anno prima si fermò per i tecnici allo 0,28%”.
“Devo dire che abbiamo avuto ottimi risultati al Sud, che ha risposto benissimo. Ma anche nel Lazio, in Lombardia, in Emilia. In generale è un passaggio importante, per mettere in contatto domanda e offerta di lavoro”, ha aggiunto.
Poi il numero uno di Viale Trastevere ha insistito in merito all’eventuale bocciatura per chi occupa le scuole, così come ha detto ieri: “L’ho detto e lo ripeto. Chi occupa e devasta una scuola deve essere bocciato. Meritano il 5 in condotta, e con il cinque si viene bocciati”.
“Chi occupa ne dovrebbe rispondere, perché ci va di mezzo la comunità. L’associazione presidi di Roma ha fatto una stima: 350mila euro di danni solamente in tre scuole della Capitale. Perché deve pagare il ministero, cioè i contribuenti italiani? Paghi chi ha occupato”, ha aggiunto.
Valditara ha anche discusso in merito all’escalation di violenza contro i docenti: “Ho proposto che venga previsto la possibilità di agire per il danno d’immagine da parte della scuola. Cioè, chi picchia un professore non solo risponde per i danni causati al docente, ma anche alla scuola, con l’Avvocatura dello Stato che si può costituire in giudizio. I soldi così recuperati vanno naturalmente alla scuola in questione”.
Valditara, in merito alla valutazione alla scuola primaria, è deciso: “Cambieremo il sistema di valutazione alla scuola
Primaria. Basta con le definizioni incomprensibili tipo ‘avanzato’, ‘intermedio’, ‘base’, ‘in via di prima acquisizione’. Al di là del giudizio analitico, vogliamo che alle Elementari le valutazioni siano chiare, semplici: ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente, gravemente insufficiente”.
Ecco cosa prevede Valditara per il prossimo futuro: “Lo stop ai diplomifici. Siamo pronti a varare un pacchetto di
norme per contrastare questo fenomeno e riportare la legalità in tutti gli istituti. Sì al registro elettronico, una sola classe collaterale per evitare la moltiplicazione degli iscritti all’ultimo anno da 8 a 800, niente più 4 anni in 1, un
protocollo con la Guardia di Finanza per far sì che chi studia in una certa scuola frequenti effettivamente”.
E, sugli insegnanti di sostegno: “Abbiamo già previsto che i 13mila nuovi assunti restino in servizio presso la scuola per tre anni. Inoltre faremo in modo che anche i precari, se le famiglie si sono trovate bene e anche loro sono d’accordo, possano restare per 3 anni a seguire lo studente con disabilità, in modo da garantire la continuità didattica”
I Licei continuano a essere preferiti da oltre la metà delle studentesse e degli studenti che devono effettuare la scelta della Secondaria di II grado, con il 55,63% di domande sul totale delle iscrizioni. Gli istituti Tecnici e i Professionali mostrano un trend in crescita: i primi rilevano il 31,66% (contro il 30,9% dello scorso anno) e i secondi il 12,72% (contro il 12,1 % dello scorso anno) delle iscrizioni. Questi i dati con cui si sono chiuse il 10 febbraio le iscrizioni online all’anno scolastico 2024/2025 sulla piattaforma unica.istruzione.gov.it.
Due le novità quest’anno: l’avvio della sperimentazione della filiera tecnico professionale “4+2”, con 1.669 iscrizioni, e i nuovi licei del “Made in Italy” con 375 iscrizioni.
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