Nel ricordare che l’emergenza da Covid-19 non muta il quadro normativo che riguarda le iscrizioni e che quindi rimane prioritaria l’esigenza di assicurare tutti il diritto costituzionale all’istruzione, il M.I., con nota 1376 del 5 agosto scorso, si è occupato di iscrizioni tardive.
In proposito, il Ministero ha illustrato la corretta procedura che le istituzioni scolastiche dovranno attivare: le scuole dovranno accettare le iscrizioni anche tardive, in tutti i casi nei quali un rifiuto comporterebbe la negazione del diritto all’istruzione, ad esempio nel caso in cui la famiglia si sia trasferita o nel caso di passaggi dalle scuole paritarie alle istituzioni scolastiche statali, motivati per lo più da difficoltà economiche.
Se è impossibile accogliere le iscrizioni tardive per incapienza delle classi, si invitano, le scuole devono a farsi parte attiva nell’aiutare la famiglia a trovare un’altra sistemazione consona anche attraverso il supporto degli Ambiti Territoriali degli Uffici Scolastici Regionali.
Resta in ogni caso fermo il dovere di assicurare il diritto all’istruzione.
“Sono certo – conclude il Capo Dipartimento Bruschi, rivolgendosi ai DS – che, pur nelle difficoltà oggettive di avvio del nuovo anno scolastico, la comunità educante saprà, come ha dimostrato in questi mesi, superarle anche in questi casi, non venendo meno alla missione che il Paese le ha affidato”.
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