Cambia il modo di usufruire di formazione permanente a distanza: grazie all’evoluzione di itnernet l’apprendimento interattivo non avviene più individualmente, ma sotto forma di gruppo aperto a più contributi. Anche degli stessi operatori in formazione che diventano parte attiva e formativa. A sostenerlo sono i ricercatori dell’Isfol, l’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori, dopo che negli ultimi mesi hanno testato i risultati ottenuti di uno studio sul tema nell’ambito di diversi progetti sulle Ict che lo stesso istituto già da alcuni anni sta sperimentando.
I risultati ottenuti, riassunti nel volume “Il bene apprendere nei contesti e-learning”, dimostrano come la formazione a distanza a carattere individuale sia ormai superata. “Oggi, grazie al Web 2.0 – spiegano dall’Isfol – l’apprendimento e la formazione diventano partecipate e dinamiche: la tecnologia infatti si evolve e diventa partecipativa”. In termini pratici significa che grazie all’evoluzione delle reti interattive è lo stesso soggetto in formazione che produce nuova conoscenza diventando creatore dei contenuti messi in rete.
“Il singolo – continuano i ricercatori – cresce in un ambiente comune dove confluiscono conoscenze e competenze differenti di cui è non solo fruitore ma diviene produttore. Il rapporto pertanto non è più uno a uno, ma molti a molti. I contenuti e le tematiche sono così in continuo divenire, si alimentano e si rinnovano, sono il frutto di una elaborazione collettiva”.
Ciò si deve al fatto che la staticità del Web 1.0 è stata ormai superata dalla dinamicità del nuovo ambiente Web 2.0 e dalle tecnologie messe a disposizione (wiki, blog, podcast, software multimediali ecc.) che sono estremamente facili da utilizzare e fanno si che il gruppo comunichi in modo veloce e semplice. In questo modo chi anche chi è in formazione “diventa parte attiva in un processo che pur prendendo il via da un soggetto proponente è costantemente implementato da tutti coloro che hanno interesse a partecipare”.
E’ questa la via, secondo l’istituto formativa, che porta all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, il lifelong learning: tanto che “ponendo il singolo al centro della rete l’utente in formazione si trasforma: da semplice consumatore diventa autore attivo creatore dei contenuti condivisi che diventano disponibili in rete”.
Per comprendere l’impatto di questo cambiamento nella società basti pensare all’uso sempre più frequente e capillare di servizi internet come le chat, i forum e i blog. Gli esperti dell’Isfol sottolineano come la loro fruizione mantenga in pieno lo spirito libero di internet : il fruitore rimane infatti sempre “libero di scegliere il proprio percorso didattico ‘cucendolo’ su se stesso, sulle proprie esigenze. In questo modo – continuano – si ha un netto salto di qualità nei programmi di formazione a distanza dove al centro delle iniziative non è più l’offerta formativa erogata bensì il soggetto che impara e al quale vengono messi a disposizione modelli, metodologie e strumenti sempre nuovi”.
Le parole chiave di questa nuova filosofia sono Social network e Partecipation age (per chi non ama gli anglicismi si potrebbe avere come riferimento partecipazione e condivisione): parole che riassumono in pieno come la collaborazione tra i fruitori diventa il punto di partenza e la spinta per l’innovazione e lo sviluppo. Ma anche come la rete che gli operatori aggiornano in continuazione crei sempre maggiori opportunità e crescita nell’apprendimento e nella formazione.