Alle Isole Tremiti arriva finalmente una maestra, dopo l’appello dei genitori degli studenti isolani di qualche giorno fa dopo che nessun docente ha accettato una cattedra nella scuola. Come riporta Il Corriere della Sera, si tratta di una precaria di 64 anni.
“Ho accettato perché mi piace insegnare e stare con i bambini. E poi anche perché, nonostante l’età sono ancora precaria. Ho 64 anni e dovrei pensare alla pensione. Invece sono precaria e se non avessi accettato l’incarico sarei stata cancellata dalle graduatorie”, queste le parole della nuova maestra dell’infanzia di un paese foggiano, che è sposata e ha due figli che vivono a Roma.
Questa mattina è prevista la prima lezione con i sette bambini della nuova classe dell’infanzia alle Isole Tremiti che era stata chiusa nel 2003. “Sono stata accolta benissimo. Al molo mi attendeva la mamma di un mio nuovo piccolo alunno. Poi abbiamo incontrato altri genitori con altri bambini. Erano felicissimi”, ha aggiunto.
“Quando si è precari si è consapevoli che difficilmente si riesce a lavorare nella propria città. Io sapevo che avrei fatto la pendolare ma nella provincia di Foggia. Invece ora ho il continente dall’altra parte e, quindi, non potrò tornare a casa ogni giorno ma solo il fine settimana quando le condizioni climatiche lo permetteranno. Ripeto sono consapevole che non sarà facile”, ha proseguito.
Ecco, però, una nota dolente: “Se devo essere sincera speravo che ci fossero delle agevolazioni per chi viene da fuori. Invece non è così. Avrò delle spese per il mangiare e l’alloggio. Mi auguro di non spendere tutto lo stipendio per le spese. Ma come detto non potevo non accettare”.
E, discutendo del film con protagonista Antonio Albanese “Un mondo a parte”, che racconta la storia di una scuola a rischio chiusura: “Magari faranno un film anche sulla mia storia. Una maestra in una piccola isola con sette alunni. Mi farò ispirare dal mare, che mi piace, e dalle bellezze di questo posto”.
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