La realtà mediorientale si sta confrontando con una recente impennata di contagi, avvenuta a ridosso delle festività natalizie e delle ferie annesse. L’incidenza dei nuovi casi positivi riscontrati relativi all’infezione da Sars – CoV – 2 preoccupa seriamente le autorità sanitarie, intenzionate, con la finalità di arginare il contagio e gli effetti annessi, a procedere con la campagna vaccinale per l’intera popolazione sopra i 5 anni, ricorrendo alla somministrazione di ben 4 dosi, cercando disperatamente di raggiungere l’immunità di gregge attraverso i vaccini.
Il tasso di contagi, per via delle ferie natalizie, è tornato a salire: si sfiorano i 6.500 – 7.000 casi positivi al giorno, con una media settimanale di casi giornalieri che è salita di 10 volte rispetto alla prima settimana di dicembre. La riapertura delle scuole di ogni ordine e grado, per tale ragione, dovrà seguire stringenti direttive di natura sanitaria per garantire sicurezza a studenti e personale scolastico.
I contagi in aumento: dati, campagna vaccinale, mortalità e decessi
Fondamentale, al fine di garantire la piena ripresa delle attività di aziende, servizi e scuole, la riunione governativa svoltasi nei giorni scorsi, in cui si è tornato a parlare di emergenza sanitaria e vaccini. Israele, compresi i Territori Palestinesi, sfiora i 6.500 – 7.000 contagi giornalieri, valore decisamente preoccupante se si tengono inconsiderazione i dati delle prime due settimane di dicembre, dove la media settimanale dei casi accertati quotidianamente si manteneva sui 650 – 700 positivi.
Novità assoluta è il lancio della quarta dose utile, sostengono gli esperti locali, a rafforzare l’efficacia protettiva delle prime tre somministrazioni ricevute; ad oggi, coloro che si sono sottoposti al ciclo completo di vaccinazione sono il 46,5 %, mentre il restante 18 % è in attesa del quarto richiamo. Il 71 % della popolazione locale si è sottoposta alla somministrazione di almeno una dose. Le autorità hanno fatto presente che una “tempesta” di contagi si sta abbattendo sul paese in questi giorni, dichiarando che “probabilmente assisteremo a un raddoppio, poi a un raddoppio del raddoppio”, “ci saranno decine di migliaia di casi ogni giorno”, ha detto il premier Naftali Bennett.
Lo ha seguito il direttore generale del Ministero della Salute, Nachman Ash, secondo cui a causa dell’ondata legata a Omicron il Paese potrebbe raggiungere l’immunità di gregge: ma “il costo” sarà “una grande quantità di infezioni” e “non è quello che vogliamo, vogliamo che accada come conseguenza di molte persone vaccinate”.
L’effetto sul sistema scolastico: quarantene, disposizioni e tracciamento
Non risultano previsti attualmente obblighi relativi alla vaccinazione per gli studenti delle scuole del paese. Si provvede, al fine di limitare il rischio di contagio, ad allestire opportunatamente la segnaletica orizzontale, dispenser per la disinfezione delle mani ed a obbligare studenti, personale scolastico ad indossare una mascherina filtrante e coprente le vie aeree presso le aree interne e le pertinenze esterne degli edifici scolastici. I Dipartimenti locali per la salute si adoperano per allestire un sistema di tracciamento dei casi positivi attraverso quarantene ed isolamenti fiduciari, organizzando screenings periodici attraverso l’effettuazione di tamponi gratuiti a insegnanti e studenti, nonché promuovendo la vaccinazione come arma consona ed utile per la guerra contro il nemico invisibile che torna a terrorizzare il mondo con la nuova variante sudafricana.