Era prevedibile e infatti la piattaforma Istanze Online nelle ultime ore non ha retto l’enorme flusso di utenti. La “colpa” è duplice: degli aspiranti candidati al concorso docenti riservato agli abilitati e/o specializzati sul sostegno che hanno tempo fino al 22 marzo per inoltrare la propria istanza di partecipazione e degli aspiranti supplenti ATA, che dalla giornata del 14 marzo hanno la possibilità di scegliere le scuole dove proporsi per una supplenza tramite la compilazione del modello D3.
Concorso: meglio non arrivare all’ultimo minuto
Per quanto riguarda i candidati per il concorso docenti, gli Uffici Scolastici Regionali, interpellati dagli interessati in merito ai problemi di caricamento delle istanze, stanno consigliando di inoltrare la domanda al più presto, proprio per cercare di non far incrociare l’ultimo picco di domande con le istanze dei supplenti ATA. Ovviamente, il consiglio vale solo se si è pronti e sicuri sui punti dubbiosi della domanda. E’ vero che già le FAQ pubblicate la settimana scorsa hanno diradato i quesiti, ma questi non sono del tutto risolti e si attende un’altra “infornata” di FAQ per chiarire qualsiasi cosa.
Modello D3 ATA: c’è tempo fino al 13 aprile
Invece, il consiglio che ci sentiamo di fornire a chi sta presentando il modello D3 ATA, è quello di non affollare necessariamente la piattaforma, anche alla luce della scadenza più ravvicinata del concorso docenti (22 marzo), sarebbe opportuno per non intasare il sistema e stressarsi inutilmente, attendere di compilare il modello con calma, anche dopo.
E’ vero che il sistema anche stavolta si sta rivelando fragile, ma bisogna anche avere uno spirito realistico e provare, laddove è possibile, a comprendere i problemi della piattaforma Istanze Online e lasciare la “precedenza” a chi ha situazioni più urgenti, sia docenti che ATA.
Ciò non toglie il fatto che il Ministero non riesce a prendere sul serio questi problemi a quanto pare, dato che per ogni scadenza in cui si debba usare la piattaforma, è puntuale l’intasamento e il caos. Prossimo appuntamento? Le domande di mobilità