Istat: 1 famiglia su 5 in crisi per materna o nido. Va meglio nei piccoli centri del Sud
Una famiglia italiana su cinque con dei bambini sotto i sei anni dichiara di avere difficoltà ad accedere alla scuola materna e al nido. I motivi risalirebbero non solo alle tante richieste non soddisfatte (soprattutto per i nidi), ma anche al fatto che spesso questi istituti sono collocati in luoghi troppo lontani da casa. E’ quanto ha fatto sapere l’Istat, rendendo noti i risultati dell’indagine “aspetti della vita quotidiana” che ha fatto una fotografia della situazione nell’anno 2006.
A livello generale, le difficoltà a far frequentare ai figli la scuola materna o il nido appartengono alle famiglie che vivono nelle grandi città o nelle loro periferie: oltre il 26% segnala problemi contro il 14% dei paesi tra i 2 mila e i 10 mila abitanti. Come al solito, però, l’Italia si contraddistingue per le diversità: le maggiori difficoltà nell’accedere a queste tipologie di scuole pubbliche si riscontrano, infatti, tra le famiglie che vivono nel Lazio (33,2%), in Piemonte (27%), in Toscana (23,5%) e in Campania (23,4%). Decisamente più soddisfatte le famiglie liguri (il 71% dichiara di non avere alcun problema), seguite da quelle che vivono in Trentino alto Adige (60,4%) e in Calabria (60,2%).
In alcune regioni del Sud, sottolinea l’Istituto di statistica, la percentuale di famiglie in difficoltà è inferiore alla media; questo, per l’Istat, può dipendere dalla scarsa partecipazione delle madri al mercato del lavoro, che a sua volta può essere ostacolata da un’offerta di servizi non adeguata. Nel Meridione, infatti, meno di un terzo delle madri di bambini fino a 5 anni dichiara di avere un’occupazione (contro i due terzi del Centro-Nord).
In conclusione, l’Istat segnala anche che elevate difficoltà di accesso si possono registrare in un contesto dove la diffusione del servizio è maggiore: “tassi di occupazione femminile più elevati, infatti, generano una forte domanda del servizio che –conclude l’Istituto di statistica – non riesce a essere soddisfatta anche in presenza di un’offerta elevata”.