Attualità

ISTAT: ancora poche le donne che scelgono di studiare materie scientifiche

Avvicinare le studentesse delle scuole secondarie al mondo tecnico incoraggiando la formazione di competenze specifiche per motivare le ragazze ad intraprendere percorsi di studi in ambito Stem. Questi gli obiettivi principali del Girls4Tech, lanciato da Mastercard in collaborazione con Unicef in occasione della “Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze”.

Le discipline tecnico scientifiche racchiuse nell’acronimo STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) rappresentano un fattore fondamentale per lo sviluppo economico e l’innovazione di un Paese e l’Italia non può far eccezione in tal senso.

I dati ISTAT

Secondo il rapporto ISTAT del 2020 il 24,9% dei laureati (25-34enni) ha una laurea nelle aree disciplinari scientifiche e tecnologiche. I dati delineano un forte divario di genere, se si considera che la quota tra gli uomini è del 36,8% (oltre un laureato su tre) e scende al 17,0% tra le donne, in sostanza solo una laureata su sei totali. Forte anche il divario a livello regionale, infatti  la quota di laureati STEM tra i giovani uomini residenti nel Nord è elevata (42,8%) e decisamente superiore a quella nel Centro e nel Mezzogiorno (32,4% e 29,2% rispettivamente). Tra le donne, invece, la quota di laureate STEM nel Nord è di qualche punto inferiore a quelle del Centro e del Mezzogiorno. Ne consegue che la differenza di genere nella quota di laureati in discipline tecnico-scientifiche è massima nel Nord, pari a 27,7 punti, e scende a 14,1 nel Centro e a 10,1 punti nel Mezzogiorno.

Il programma Girls4Tech

l programma Girls4Tech insegue proprio l’obiettivo di diminuire il gender gap relativo alle discipline tecniche. Coinvolge studentesse e studenti di alcune scuole secondarie di primo grado (in età compresa fra gli 8 e i 12 anni) con un calendario di 6 incontri formativi in modalità digitale, fino al mese di dicembre. Durante ciascuna sessione, le classi intere, affiancate da manager Mastercard volontari nel ruolo di mentori e tutor, potranno conoscere i fondamenti della tecnologia con cui lavoriamo tutti i giorni.

Attraverso queste sessioni di formazione interattivi, gli studenti si potranno immedesimare nel ruolo di professionisti, confrontandosi su aree tematiche diversificate quali gli algoritmi, la crittografia, il rilevamento delle frodi e la convergenza digitale.

“Entro il 2030, circa 880 milioni di ragazze e ragazzi non avranno acquisito le competenze utili per entrare nel mondo del lavoro. Siamo di fronte a una crisi dell’istruzione che mette a rischio il futuro dei ragazzi e soprattutto delle ragazze” ha evidenziato Paolo Rozera, Direttore Generale dell’Unicef Italia secondo quanto riportato da CorCom. Un tema, questo della mancanza di know how tecnico, che ha un grande impatto sul mercato del lavoro perché se non si cambia la rotta il rischio è quello tra qualche anno mancheranno le figure professionali richieste dal nuovo contesto dell’industria 4.0

Girls4Tech, è un programma ampio che dal suo primo lancio che risale ormai al 2014, ha coinvolto a livello Worldwide oltre 1,5 milioni di giovani ragazze provenienti da 45 Paesi e territori, affiancate da 6.000 mentori, numeri importanti ma non sufficienti per stabilire un corretto equilibrio tra uomini e donne sulle competenze scientifiche.

Dino Galuppi

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